Sono passati ormai 2 mesi dalla scomparsa della piccola Kata. La bimba di origini peruviane sparita lo scorso 10 giugno, da un appartamento abusivo dell’ex Hotel Astor. Di lei ancora non si hanno tracce, ma l’arresto dello zio, avvenuto questa mattina, potrebbe aprire nuovi scenari relativi alla sparizione della bimba.

Lo zio di Kata, la bimba scomparsa, è stato accusato di: tentato omicidio, lesioni, ed estorsione

Lo zio di Kata, la bimba scomparsa, sarebbe coinvolto nel racket degli affitti abusivi dell’ex Hotel Astor. L’uomo è ritenuto responsabile del raid punitivo avvenuto all’interno della struttura ed è accusato di tentato omicidio, lesioni, ed estorsione. Anche i genitori di Kataleya sono stati perquisiti, ma non sono indagati. Secondo le informazioni a riguardo, l’arresto dello zio della bimba, riguarda i fatti avvenuti all’ex hotel Astor, lo scorso 28 maggio, quando un uomo di origini peruviane è precipitato dalla finestra per scappare da un raid punitivo. Raid che a quanto pare era organizzato proprio dallo zio di Kata, scomparsa pochi giorni dopo tale avvenimento.

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I genitori della bimba: “Qualcuno sa, ma non vuole parlare”

Da tempo ormai, le indagini seguono la pista del regolamento di conti. Secondo cui la piccola Kata sarebbe stata sequestrata proprio per via del racket punitivo eseguito dallo zio qualche giorno prima. A poco meno di 2 mesi dalla sparizione della bambina, a maggior ragione oggi che lo zio di Kata è stato definitivamente incriminato per i fatti dell’hotel Astor, le indagini puntano sempre più verso tale ipotesi. Nel frattempo, sia i genitori della bimba, sia l’avvocato della famiglia, continuano a sostenere che ci sono persone che sanno dov’è la loro figlia, ma che non parlano e che potrebbero dare una svolta alle indagini.

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