Una storia di crimine e fuga quasi cinematografica, quella di Shunekndrick Huffman, che è riuscito a sottrarsi alla giustizia ed è fuggito dal penitenziario Central Mississippi Correctional Facility “ben” quattro mesi prima del termine della sua pena di 7 anni per aggressione.
L’evasione ha messo sotto imbarazzanti riflettori la struttura penitenziaria, soprattutto a causa di un problema tecnico che ha contribuito al successo dell’evasione: la sirena di allarme si è guastata proprio nel momento cruciale, impedendo a molte persone di essere a conoscenza della fuga di Huffman.
Una fuga a dir poco “rocambolesca”
L’episodio ha poi assunto tinte più tragiche: Huffman ha fatto irruzione in un’abitazione non molto distante dal carcere e ha preso in ostaggio il proprietario di casa e le sue due figlie.
Le autorità hanno quindi lanciato una massiccia caccia all’uomo per catturare l’evaso, la cui disperata fuga è giunta a termine in modo inaspettato e stavolta un po’ comico: Huffman ha rubato l’auto della famiglia che aveva tenuto in ostaggio ed è partito a razzo, solo per schiantarsi poco dopo contro un muro nei pressi del Mississippi State Hospital.
Qui ha continuato la sua fuga a piedi, finendo per essere ritrovato e catturato nel posto meno immaginabile: un cassonetto della spazzatura a circa due miglia di distanza, presso il Mississipi State Hospital della cittadina di Whitfield.
La nuova condanna
L’episodio risale allo scorso agosto, mentre la scarcerazione era prevista per dicembre. In questi giorni è però arrivata la notizia che mette fine alla vicenda, perché lo “sconsiderato” gesto è costato a Huffman una nuova, pesantissima condanna: 40 anni di reclusione.
E dire che bastava aspettare solo qualche mese…
