L’episodio è avvenuto nelle campagne di Barrafranca, in provincia di Enna
Un anziano uomo di 76 anni è stato colto in flagranza di reato mentre era intento ad appiccare un vasto incendio nei campi, che ha poi distrutto circa 30 ettari di terreni: così, il piromane, beccato sul fatto, ha pensato di corrompere uno dei carabinieri, offrendogli dei soldi.
Così, dopo la denuncia, è scattato anche l’arresto.
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi, nelle campagne di Barrafranca, in provincia di Enna.
I militari, che si trovavano da quelle parti nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione degli incendi, si sono imbattuti nell’anziano.
Il piromane ha perso il controllo delle fiamme
Nonostante il divieto di accendere fuochi per il pericolo incendi e malgrado il forte vento, il pensionato siciliano avrebbe bruciato delle sterpaglie in un terreno di sua proprietà.
Tuttavia, in poco tempo ha perso il controllo delle fiamme, che si sono propagate in modo incontrollato, estendendosi ai terreni vicini e procurando danni sia ai terreni incolti che ad alcuni oliveti.
Proprio da quelle parti, però si aggiravano i carabinieri, che lo hanno colto sul fatto.
Dunque, i militari lo hanno perquisito e lo hanno trovato in possesso di due accendini e un coltello.
Nel frattempo, i vigili del fuoco e i forestali erano impegnati a spegnere i roghi, per evitare che le fiamme si avvicinassero troppo pericolosamente a diverse abitazioni delle due contrade interessate dall’incendio.
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Il tentativo di corruzione
L’anziano è stato immediatamente condotto in caserma, per essere sottoposto a un interrogatorio.
Ad un certo punto, il 76enne avrebbe pensato di corrompere uno dei militari, offrendogli del denaro e chiedendogli di chiudere un occhio.
Il tentativo di corruzione non ha fatto altro che peggiorare la sua situazione.
Infatti, il piromane è stato arrestato, con l’accusa di incendio, istigazione alla corruzione e porto abusivo di arma.