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Precipita durante l’arrampicata e muore, la fidanzata: “Non ho visto né sentito niente”

Si chiamava Mattia Amort, il tenente dell’Esercito Italiano di 25 anni precipitato stamattina da circa 20 metri sulla Roda di Vael, nella Val di Fassa.

Il tragico incidente è stato raccontato dalla fidanzata Marianna, che in quel momento era con lui, a un quotidiano locale: “Quando è caduto non ho visto né sentito grida. Ho assicurato la corda con i guanti, ho provato a chiamarlo. Nulla. Così ho dovuto allertare i soccorsi.”

Mattia ha perso l’appiglio ed è caduto contro la parete, perdendo immediatamente conoscenza, senza dare alcun segnale e senza fare rumore.

Trasportato d’urgenza all’ospedale di Bolzano, Amort è stato ricoverato in condizioni critiche, ma purtroppo, due giorni dopo l’incidente, ha perso la vita a causa delle gravissime lesioni riportate nella caduta.

Nella stessa intervista, Marianna ha poi trovato la forza di ricordare Mattia con queste parole:

Era una persona contentissima, perché riusciva a trovare il tempo per la sua montagna come me, nonostante gli impegni, riuscendo a scalare posti in cui non era mai stato e che aveva appuntato nella sua lista.”

La famiglia di Mattia Amort ha compiuto un gesto di grande generosità donando i suoi organi per aiutare altri pazienti bisognosi. Gli organi saranno espiantati e destinati a beneficiare pazienti in Austria e Germania.

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