Ha combattuto come una leonessa fino all’ultimo giorno, ma si è dovuta arrendere alla malattia
Non ce l’ha fatta la piccola Nora, la bimba di 5 anni di Pegli, affetta dal sarcoma di Ewing.
Il cuoricino della bambina, originaria della Liguria, ha cessato di battere in un ospedale del Texas, nel quale era ricoverata per effettuare delle terapie sperimentali.
L’intera comunità di Pegli, paese di 25mila abitanti in provincia nel Genovese, si era stretta intorno alla sua famiglia: infatti, era stata organizzata una raccolta fondi che aveva coinvolto tantissime persone, comprese le tifoserie di Genoa e Sampdoria.
I fondi raccolti erano arrivati a un totale di circa 300mila euro per consentire le cure alla bimba.
L’ultimo messaggio della famiglia e il cordoglio dei genovesi
Dopo diversi tentativi, la famiglia della piccola Nora, aveva deciso di volare negli Stati Uniti, per cercare di sconfiggere questo terribile male.
L’ultimo messaggio, tuttavia, aveva lasciato presagire che la situazione non stava migliorando.
“Purtroppo Nora non reagisce come ci aspettavamo. Ringraziamo tutti per la vicinanza, ma, essendo l’ultimo periodo che potremmo viverci nostra figlia, vi chiediamo rispetto e discrezione. Scusateci e vi preghiamo di comprendere” – avevano scritto i familiari della bambina.
Il funerale si terrà nella chiesa Immacolata di Pegli alle ore 11:30 di venerdì 28 luglio.
Intanto, i social network sono invasi di messaggi di cordoglio da parte dei tantissimi genovesi che avevano provato a contribuire a questa giusta causa.
Anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha voluto mostrare tutta la sua vicinanza alla famiglia della piccola scomparsa.
“Oggi è un giorno triste, oggi è un giorno di dolore per la nostra comunità. La Liguria si stringe intorno alla famiglia della piccola Nora che purtroppo ci ha lasciati. Tutti noi avevamo pregato e sperato nel miracolo quando, grazie alla solidarietà di tantissimi liguri, era riuscita ad andare in America per delle cure sperimentali che purtroppo non sono servite. Ciao Piccola Nora, angelo volato troppo presto nel cielo” – ha scritto il governatore della Liguria.
Potrebbe interessarti: È morta Gloria: è il secondo caso di suicidio assistito in Italia
Che cos’è il sarcoma di Ewing, la malattia che ha ucciso la piccola Nora
Il sarcoma di Ewing, la malattia che ha colpito la piccola Nora, è un rarissimo tumore maligno dell’osso, a cellule piccole rotonde, con un forte potenziale metastatico.
Di solito, esordisce tra i 5 e i 30 anni e ha un picco d’incidenza tra i 12 e i 18 anni.
L’incidenza annuale è stimata in 1/312.500 bambini prima dei 15 anni.
Il sintomo più frequente è il dolore osseo.
Il tumore di Ewing, spesso indicato come sarcoma di Ewing, deve il suo nome a James Ewing, il patologo che lo descrisse per la prima volta, all’inizio degli anni venti del secolo scorso, come endotelioma primitivo dell’osso.
Oggi con il nome di tumore di Ewing si indica una famiglia di forme tumorali che possono essere localizzate in aree diverse del corpo, ma che hanno un’origine comune e caratteristiche simili dal punto di vista istologico e genetico.
Queste forme tumorali provengono da cellule staminali indifferenziate di origine mesenchimale o neuroectodermica, cioè da quei tessuti che, nell’embrione, danno origine al sistema muscoloscheletrico e nervoso. La maggior parte dei tumori di Ewing si sviluppa nelle ossa, in particolare in quelle del bacino, della regione toracica e delle gambe. La malattia può insorgere anche nei tessuti molli o in altri organi, come ad esempio nei reni.
Tutte le neoplasie della famiglia di tumori di Ewing presentano in ogni caso le stesse caratteristiche genetiche e sono sottoposte allo stesso tipo di trattamento sistemico.