Da ieri sera l’intera Sicilia è avvolta dalle fiamme: una notte da incubo che sta continuando lungo tutta la giornata di oggi, complici il caldo e il vento che continuano ad alimentare le fiamme.

Palermo assediata dalle fiamme, incendi ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa

Contrada Inserra, sulla collina alle porte di Palermo, brucia da ore, l’aria è irrespirabile ed è stato evacuato il padiglione B dell’ospedale Cervello; nella stessa zona, i Vigili del Fuoco stanno tentando di sedare le fiamme che minacciano la struttura sanitaria con interventi di spegnimento.

Nel palermitano i roghi hanno bloccato i Vigili del Fuoco, che non sono riusciti a intervenire: a farne le spese una donna di 88 anni, già in precarie condizioni di salute e che ieri lamentava una febbre alta, è deceduta nelle ultime ore.

Alle 11 è intanto ripresa parzialmente l’attività dell’Aeroporto Internazionale di Palermo Falcone Borsellino per consentire le partenze, dopo la chiusura e le decine di voli dirottati o cancellati. Sono state intanto evacuate le case di Mondello: sono almeno 1.500 gli sfollati tra Palermo e provincia.

Secondo i dati della sala operativa dei Vigili del Fuoco, aggiornati alle ore 12, i roghi che stanno devastando la Sicilia sono 86: 5 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 12 a Catania, 7 Enna, 17 a Messina, 26 a Palermo, uno a Ragusa, 8 a Siracusa e 6 Trapani.

La situazione nel trapanese

Intanto nel trapanese il sindaco del comune di Calatafimi-Segesta, Francesco Gruppuso, ha dichiarato: “Chi ha parenti che possono dormire in quelle zone, li chiami per telefono e li svegli per evacuare. Con la protezione civile siamo in giro in tutte le contrade, non ci sono Vigili del Fuoco disponibili perché impegnati ovunque in tuta la provincia.” Un vasto incendio ha inoltre colpito il Parco Archeologico di Segesta, arrivando a ridosso del Tempio.

A San Vito Lo capo inoltre un impressionante incendio è divampato al al Camping Village la Pineta, con 400 persone evacuate a scopo precauzionale.

Emergenza idrica e blackout a Catania, incendi a Messina

Anche a Catania e provincia la situazione è gravissima: alla mancanza d’acqua potabile, con disservizi che vanno avanti da giorni, si è unito il danneggiamento dei cavi elettrici sotterranei, il conseguente blackout elettrico e un gran numero di incendi, che hanno spinto il prefetto Maria Carmela Librizzi a convocare il Centro coordinamento soccorsi, operativo fino alle cessate esigenze.

Sulle colline intorno a Messina, nonostante il grande lavoro dei Vigili del Fuoco di stanotte, gli incendi non sono stati ancora sedati del tutto, anche a causa dell’incredibile ondata di caldo che ha investito tutta l’isola.

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