L’uomo avrebbe abusato della sorellastra per ben tre anni, costringendola al silenzio sotto forma di minaccia: il 30enne è stato condotto nel carcere di Monza
“Se lo dici alla mamma ti uccido“: sarebbero queste soltanto alcune delle scioccanti frasi pronunciate da un uomo di 30 anni, che è stato arrestato per aver pedinato, violentato e minacciato la sua sorellastra.
La vicenda, andata avanti per tre lunghi anni, è iniziata nel 2019: all’epoca dei fatti, la vittima aveva appena 12 anni.
La ragazzina, nel corso degli anni, avrebbe subito le violenze del fratellastro maggiore, un 30enne originario del Sud America, ma da tempo residente in Brianza.
Dopo una lunga indagine, la corte d’Appello di Bologna lo ha condannato a scontare una pena di 5 anni e 4 mesi, con l’accusa di violenza sessuale.
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Le violenze, la pillola e le minacce di morte
Tutto è partito con delle carezze, poi le attenzioni del fratellastro si sarebbero fatte sempre più insistenti.
Dunque, il 30enne avrebbe costretto la sorellina ad avere rapporti sessuali in diverse occasioni.
Poi, per timore che la ragazzina potesse parlarne con qualcuno, avrebbe minacciato di morte sia lei che i genitori. Dopo averla violentata ripetutamente, il 30enne avrebbe indotto sua sorellastra a prendere la pillola, per poi seguirla mentre la ragazzina usciva con i suoi amici. In preda alla gelosia, avrebbe anche creato falsi profili social per spiarla.
La forza di confessare e l’arresto del 30enne
Poi, finalmente, un giorno, la vittima ha deciso di dire basta, nonostante la minacce, confessando gli abusi a sua madre. La donna, sconvolta da quanto accaduto, nel settembre 2021, si è presentata dai carabinieri di Bologna per denunciare l’accaduto.
Negli scorsi giorni, i carabinieri della compagnia di Vimercate hanno individuato e arrestato l’uomo.
La corte d’Appello di Bologna, dopo la condanna, hanno riconosciuto l’inammissibilità del ricorso dalla Corte Suprema di Cassazione. Il 30enne è stato condotto nel carcere di Monza dove dovrà espiare la pena.