Un terribile episodio di violenza e abuso ha sconvolto la città di Foggia, quando un giovane di 26 anni è stato brutalmente aggredito e sottoposto a un’agonia di terrore per diverse ore. Il ragazzo, sorpreso dal proprietario di casa e dai suoi amici mentre si intrufolava nella loro abitazione, è stato vittima di minacce, sequestro e umiliazioni, prima di essere liberato grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

La drammatica vicenda, che ha avuto luogo giovedì scorso, è venuta alla luce quando la madre del giovane, preoccupata per la sua scomparsa, ha segnalato il caso alle autorità. Non avendo ricevuto alcuna notizia dal figlio e dopo aver tentato invano di contattarlo, la donna ha lanciato l’allarme, spingendo gli agenti a dare inizio alle ricerche per individuare il suo paradero.

Attraverso le informazioni fornite dalla madre, gli agenti sono riusciti a risalire all’appartamento in cui il ragazzo era stato trattenuto contro la sua volontà. Giunti sul posto, in una residenza situata nel cuore del centro cittadino di Foggia, le forze dell’ordine hanno scoperto il giovane imprigionato all’interno di una stanza. La sua condizione era visibilmente compromessa, presentava segni evidenti di escoriazioni, tumefazioni ed ematomi in varie parti del corpo.

La vittima, ancora sotto shock per l’orrore subito, ha raccontato agli agenti di essere stata privata del telefono e costretta a rimanere ostaggio di quattro uomini, dopo essere stata scoperta durante il tentativo di furto. Per tutto il tempo del sequestro, il giovane è stato oggetto di violenze fisiche, derisione e persino umiliazioni, costretto a fare da poggiapiedi per gli aguzzini presenti nell’abitazione. Una situazione di inaudita crudeltà e sadismo che ha inflitto profonde ferite psicologiche e fisiche alla vittima.

Una volta soccorso e trasportato al Policlinico Riuniti di Foggia per le cure mediche necessarie, i due responsabili presenti nell’appartamento sono stati immediatamente arrestati in flagranza di reato. Si tratta di un giovane di 25 anni e di un altro di 21 anni, su cui spetterà al Giudice per le Indagini Preliminari decidere sulla convalida dell’arresto. Nel frattempo, le autorità stanno mettendo in atto le ricerche per individuare gli altri due presunti complici che sono riusciti a fuggire.

Le prime ricostruzioni dell’accaduto indicano che il giovane rapito avrebbe tentato di introdursi nell’appartamento al fine di accedere a una cassetta di sicurezza contenente una somma considerevole di denaro contante, di cui la provenienza è attualmente oggetto di indagine da parte della polizia.