I familiari del 29enne originario di Livorno chiedono la verità, ma a quanto pare, nessuno sa nulla a riguardo
Non si danno pace i familiari di Gianmarco Fenzi, ragazzo italiano di 29 anni, trovato morto a Tenerife, nelle isole Canarie, dove viveva e lavorava come cameriere.
Una morte che al momento non ha una spiegazione, né una causa, né un’eventuale colpevole.
Secondo quanto riporta il quotidiano Il Tirreno, sul corpo del giovane, originario di Livorno, sarebbe già stata disposta l’autopsia.
Il cadavere di Gianmarco sarebbe stato trovato sulla spiaggia di Puetro Colon, una delle mete più turistiche dell’isola: tuttavia, non ci sono altri dettagli.
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Il padre di Gianmarco: “Ho saputo della morte di mio figlio sui social”
Dunque, la morte di Gianmarco Fenzi è un vero e proprio mistero: non è chiaro se il cadavere del ragazzo sia stato trovato di giorno e di notte, né dove si trovasse esattamente.
Secondo alcune ricostruzioni, il cadavere del giovane toscano potrebbe essere stato rinvenuto addirittura dieci giorni fa.
Il silenzio intorno alla morte del 29enne non fa altro che alimentare la rabbia dei genitori che per giorni non hanno saputo niente ed hanno appreso della morte del figlio tramite i social.
“Quando ho saputo della sua morte, e non l’ho saputo dalla Farnesina né dalle forze dell’ordine della Canarie, ho chiamato il consolato. Loro hanno scritto il suo nome, mi hanno risposto che non sapevano nulla, ma poi si sono informati e mi hanno spiegato che era vero. Ho chiamato quindi la polizia, dicendo di essere suo padre, e mi hanno detto che avevano fatto l’autopsia, ma senza entrare nel dettaglio delle cause della morte”.
Ha spiegato ancora sconvolto il padre della vittima ai microfoni de Il Tirreno.
Intanto, il papà sarebbe già partito verso l’isola per avere indietro la salma del figlio e per scoprire la verità.

Chi era Gianmarco Fenzi, l’italiano trovato morto a Tenerife
Gianmarco Fenzi, inizialmente si era stabilito a Minorca per aprire un ristorante toscano con il padre, prima di trasferirsi a Tenerife, dove lavorava come cameriere. Dopo cinque anni, infatti, il genitore aveva fatto ritorno a Livorno, mentre il ragazzo si era spostato nell’isola della Canarie.
Gianmarco viene descritto come un ragazzo solare e con molti amici: la sua morte è un vero e proprio giallo.