Secondo l’ordinanza della gip Angela Girardi, la Lamborghini guidata da Matteo Di Pietro viaggiava a 124 km/h: gli aggiornamenti sull’incidente di Casal Palocco

Il suv guidato dallo youtuber Matteo Di Pietro viaggiava a 124 km/h al momento del tragico impatto che ha ucciso un bambino di cinque anni a bordo della Smart incidentata: è il punto di svolta sulla tragedia dell’incidente di Casal Palocco. Il limite sulla strada di via Macchia Saponara è di appena 30 km/h. Lo ha riportato la gip Angela Gerardi dopo quanto emerso dal gps del mezzo. Matteo Di Pietro, il ragazzo alla guida del suv, è agli arresti domiciliari, impossibilitato all’utilizzo di smartphone, tablet e computer e di qualsiasi mezzo per connettersi a internet. Il giovane è indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni.

La ricostruzione attraverso il gps

Secondo le ricostruzioni della gip, l’auto viaggiava a circa 145 km/h prima di svoltare su via di Macchia Saponara intorno alle ore 15.38 circa, dove Di Pietro ha fermato l’auto per poi farla ripartire a velocità spedita, raggiungendo i 124 km/h in soli 14 secondi. In quel momento è avvenuto l’impatto con la Smart. Riguardo la mancanza di segni di frenata sull’asfalto, la gip Angela Girardi spiega che “la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell’avvistamento dell’auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente”.

Dall’ordinanza emerge come la donna a bordo della Smart avesse inserito la freccia prima di svoltare. Adesso il focus è posto sull’inquinamento delle prove, come dimostra “il mancato rinvenimento, all’interno della Lamborghini, delle due telecamere utilizzate per la registrazione dei video”. Queste erano “in funzione al momento dell’incidente”. In merito alla positività alla cannabis, “rimarca ulteriormente un tratto trasgressivo dell’indole dell’indagato”, nonostante questo aspetto “non vada ad integrare la circostanza aggravante dell’omicidio stradale”.

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