Secondo gli inquirenti, Matteo Di Pietro, lo youtuber per il quale ieri il gip ha disposto gli arresti domiciliari, potrebbe fuggire all’estero sfruttando proprio il collegamento ad internet o tenendo in qualche modo i contatti con i quattro testimoni principali dell’inchiesta: i tre amici a bordo della Lamborghini, Alessio Ciaffaroni, Vito Loiacono e Simone Dutto, e la ragazza salita a bordo prima dell’incidente, Gaia Nota. La polizia e i carabinieri indagano sul caso per risalire alla corretta dinamica dell’incidente di Casal Palocco, ancora da chiarire in maniera definitiva e, contemporaneamente, temono che eventuali contatti tra i ragazzi potrebbero condizionare le testimonianze sull’accaduto.

Dunque, libertà limitata e soprattutto divieto di utilizzo di computer, tablet e smartphone per evitare qualsiasi rischio di fuga del giovane youtuber. Sul suo canale intratteneva i 200mila follower, e quello dello youtuber era ormai il suo lavoro dopo la costituzione della società, la The Borderlin Srl, che ha visto incrementare il suo fatturato a quasi 200mila euro l’anno. Ma oggi l’account dei The Borderline è solo un ricordo visto che la piattaforma di YouTube, che ospitava i loro contenuti, ha cancellato ogni promozione pubblicitaria dai video pubblicati, rendendo il canale inutile. Lo stesso è stato poi chiuso.

Sulle voci di una possibile fuga all’estero ci ha pensato il legale di Di Pietro a smentire categoricamente. Soprattutto le indiscrezioni secondo le quali il giovane, negli scorsi giorni, era stato dato in partenza dall’Italia: “Matteo è qui – aveva detto l’avvocato – non ho informazioni sul resto del gruppo”.

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