Per l’omicidio a Bari di Giovanni Colaianni, ucciso nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, in via Napoli, è stato posto in fermo un 24enne. Il ragazzo, durante l’interrogatorio in caserma ha confessato l’omicidio del 43enne, affermando però che non voleva uccidere la vittima.
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Omicidio di Bari, il killer: “ucciso per errore, avevo puntato alle gambe”
Nicola Amoruso, 24 anni, è stato posto in fermo per l’omicidio di Bari. Il ragazzo ha confessato di aver ucciso l’uomo per errore, perché la pistola calibro 38 era stata puntata alle gambe. L’ammissione di colpevolezza del ragazzo però, non ha convinto del tutto il sostituto procuratore Desiré Digeronimo, dal momento che la vittima è deceduto per colpi d’arma da fuoco al ginocchio e all’addome. Amoruso dovrà difendersi dall’accusa di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi.
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La ricostruzione dei fatti: L’uomo sarebbe stato ucciso per via di una partita di hashish da 1000 euro non pagata
Da quanto emerso dalle ricostruzioni riguardanti l’omicidio di Bari, il 43enne ucciso a colpi di pistola, avrebbe avuto un’accesa discussione con l’omicida per via di una partita di droga. Nello specifico il 24enne avrebbe minacciato il figlio dell’uomo, per via di un debito di 1000 euro per una partita di hashish non pagata. Le minacce di morte darebbero arrivate sui social del minore, figlio della vittima dell’omicidio d Bari, anche dalla madre del killer.
In seguito a tale ricostruzione e dopo aver ascoltato alcune testimonianze, le forze dell’ordine hanno emesso un mandato d’arresto per Amoruso che inizialmente si era reso irreperibile, per poi recarsi autonomamente in caserma. Il pm ha immediatamente emesso un provvedimento restrittivo nei confronti di Nicola Amoruso, perché secondo l’accusa “sussiste un concreto pericolo di fuga”.