“Individuare il sottomarino Titan scomparso è come cercare un ago in un pagliaio. Sono troppe le complicazioni: in primo luogo, l’area da perlustrare è sterminata. Non si può sottovalutare l’azione delle correnti: sicuramente l’interesse si è inizialmente concentrato nella zona intorno al Titanic, originaria destinazione della lussuosa escursione, ma ormai il piccolo sottomarino potrebbe trovarsi ovunque. Una volta perso il controllo del mezzo non più funzionante, infatti, le correnti potrebbero averlo trascinato lontano. Ecco un esempio per comprendere meglio. Prendiamo come riferimento l’estensione della Pianura Padana: il nostro obiettivo è cercare un oggetto delle dimensioni di una macchina. Ma questa macchina non solo potrebbe essere ovunque (dall’Emilia Romagna al Veneto, dalla Lombardia al Friuli), ma l’unico modo per individuarla è da un aereo ad alta quota, nel buio più completo”

Avete letto le parole di Alberto Marinò, professore ordinario della facoltà di Igegneria Navale dell’Università di Trieste, intercettato da Fanpage.it in queste ore.

Le ultime

Novità riguardo al sottomarino Titan scomparso sul fondo dell’oceano. Infatti, secondo la Guardia Costiera USA, alcuni detriti sarebbero stati rinvenuti nelle vicinanze del relitto del Titanic. La scoperta è avvenuta per via di alcuni droni subacquei, i ROV, che sono riusciti a scendere nelle acque profonde canadesi. Nonostante le fatidiche 96 ore di ossigeno all’interno del sottomarino Titan siano ormai terminate, la scoperta dei detriti vicino al Titanic riaccende la speranza di rinvenire i 5 dispersi.

L’annuncio arriva direttamente dalla Guardia Costiera USA

Le informazioni arrivano direttamente dalla Guardia Costiera USA. Allo stato attuale non è possibile sapere se i detriti rinvenuti dai Rov vicino al Titanic, siano del Titan o meno. Le autorità sono al lavoro per valutare le informazioni che arrivano dai droni subacquei, scesi fino a 3800 metri di profondità.

La possibile svolta nelle ricerche mette in luce il prezioso aiuto che nelle ultime ore è stato inviato da più parti del mondo. Infatti, nella zona sono presenti: la nave per la ricerca scientifica John Cabot, appartenente alla guardia costiera del Canada, oltre alla Canadian Atlantic Merlin e la Skandi Vinland. Tutte imbarcazioni dotate di sonar, indispensabile per scandagliare le acque in cui è disperso il sottomarino Titan.

Detriti vicino al Titanic, in arrivo una nave dotata di camera di decompressione iperbarica

Dopo il ritrovamento dei detriti nei pressi del Titanic, è stato disposto anche l’arrivo di una nave della Marina canadese con a bordo una camera di decompressione iperbarica che può contenere fino a 6 persone. Qualora i detriti rinvenuti dai Rov appartenessero al Titan e si riuscisse ad individuare il sottomarino, la speranza dei soccorritori sarebbe quella di salvare i 5 dispersi. Tuttavia, le ore d’ossigeno a bordo del Titan dovrebbero essere ormai terminate e il tempo stringe sempre più.

Aggiornamento delle ore 20:40

Secondo la Bbc i detriti “sono del Titan”.

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