Dopo 2 giorni di agonia, a lottare tra la vita e la morte in un letto d’ospedale, è stata dichiarata la morte cerebrale di Marco Bianchin. Il 17enne mercoledì scorso, era rimasto gravemente ferito in seguito a uno scontro tra la sua bici e una Fiat Punto, a San Biagio di Callalta, nel Trevigiano.

Illeso, l’automobilista 55enne ha prestato soccorso al ragazzo e chiamato il 118 che ha trasferito la vittima, in codice rosso in ospedale.

Marco, lo scorso 14 giugno era in sella alla sua bici e dopo aver percorso un sentiero che costeggia la ferrovia, si è schiantato contro una Fiat Punto. Il 55enne alla guida dell’auto, illeso, ha immediatamente prestato soccorso al 17enne e intanto ha chiamato i soccorsi. Sul luogo del sinistro si sono subito recati i sanitari del 118 che hanno stabilizzato le condizioni del ragazzo, apparse fin da subito critiche e condotto in ospedale.

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Dopo 2 giorni all’ospedale Ca’Fonello di Treviso, i sanitari hanno dichiarato la morte cerebrale di Marco Bianchin

Tuttavia, le ferite riportate in seguito allo scontro tra l’auto e la bici, dopo 2 giorni all’ospedale Ca’Foncello di Treviso, si sono rivelate fatali. Nella giornata di oggi, 16 giugno, i medici non hanno potuto far altro che decretare la morte cerebrale di Marco Bianchin. Appresa la tragica notizia, i familiari hanno deciso di donare gli organi del 17enne.

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Ancora in corso le indagini per risalire alla dinamica dell’incidente che è costato la vita al 17enne

Intanto, a 2 giorni dal drammatico sinistro di San Biagio di Callalta, la polizia locale di Carbonera sta proseguendo con le indagini. Presto verrà ricostruita l’esatta dinamica dell’incidente che potrà far luce su eventuali responsabilità.

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