Tragedia a None, in provincia di Torino, dove un bimbo di soli due anni è morto dopo due giorni di agonia in ospedale: il piccolo era caduto in piscina
L’intera comunità di None, paese in provincia di Torino, è sotto choc per la morte di un bimbo di soli due anni: il piccolo Santiago, due giorni fa, era caduto in piscina, dopo essere sfuggito al controllo dei suoi genitori.
La tragedia è avvenuta domenica scorsa, 11 giugno: doveva essere una giornata di festa, il recupero di una iniziativa rinviata di alcuni giorni a causa del maltempo. In cascina erano attesi bambini e genitori. Intorno alla piscina erano stati montati scivoli, altalene e piazzati decine di pupazzi di gomma: alcuni sul prato, altri galleggianti in piscina.
Improvvisamente Santiago è riuscito a divincolarsi dal resto dei bambini ed è finito in acqua: la mamma, non vedendolo con gli altri bimbi, è andata a cercarlo.
Il suo corpo lo ha trovato adagiato sul fondo della piscina.
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La corsa in ospedale e il ricovero: Santiago non ce l’ha fatta
Immediatamente, sono stati allertati i soccorritori del 118. Fin dal primo momento, la situazione è apparsa molto grave: il cuore di Santiago si era fermato per qualche minuto.
Grazie alle manovre di rianimazione da parte dei medici, aveva ripreso a battere.
Così, il piccolo, è stato elitrasportato presso l’ospedale infantile Regina Margherita, indotto in come farmacologico e ricoverato nel reparto di terapia intensiva.
Tuttavia, le sue condizioni non sono migliorate: nel giro di 24 ore, la situazione è precipitata.
Il bimbo di soli 2 anni è morto presso l’ospedale di Torino nella serata di ieri, a causa del tragico incidente in piscina.
Sul caso indagano i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto e di attribuire eventuali responsabilità.
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Il dolore della sindaca di None: “Vicini alla famiglia del piccolo”
La sindaca di None, Lorendana Brussino, ha commentato la tragedia, sconvolta, come tutto il paese, per quanto accaduto.
“La nostra comunità è scossa: nei prossimi giorni valuteremo alcune iniziative da mettere in campo per far sentire a questi genitori la vicinanza di tutta la comunità“.
Ha sottolineato la prima cittadina.