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Roma, investe e uccide Marco Mannage in monopattino: si costituisce il pirata 26enne

Roma, pirata investe Marco Mannage in monopattino

Roma, pirata investe Marco Mannage in monopattino: si costituisce

Si è consegnato alle autorità il pirata della strada che ha ucciso il 25enne Marco Mannage, il ragazzo investito a Roma mentre viaggiava sul suo monopattino. “Ho avuto paura, per questo sono scappato”

Ha investito e ucciso il 25enne Marco Mannage, che stava circolando sul suo monopattino per le vie di Roma: in un primo momento si è fermato e ha allertato i soccorsi.
Tuttavia, quando i sanitari sono giunti sul luogo della tragedia, non c’era più nessuno.
Il conducente dell’auto si era dato alla fuga: nella giornata di oggi, però il ragazzo è tornato sui propri passi e ha deciso di costituirsi.
Il pirata della strada, un ragazzo italiano di 26 anni, si è presentato presso gli uffici del gruppo XV Cassia della polizia locale di Roma Capitale, a due giorni di distanza dall’incidente.

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Roma, si è costituito il pirata che ha travolto Marco Mannage in monopattino

Omicidio Marco Mannage, il pirata della strada: “Sono scappato perché avevo paura”

La tragedia si è verificata intorno alle ore 23 di domenica 21 maggio in via di Casal del Marmo.
Marco Mannage aveva da poco telefonato alla madre dicendo che stava rientrando nella sua casa di Roma, a bordo del proprio monopattino, quando improvvisamente è stato travolto da una Fiat Panda.
Quando i soccorritori sono giunti sul posto, ormai non c’era più niente da fare: il 25enne di origini bengalesi era morto sul colpo.
Dunque, il pirata si sarebbe costituito spontaneamente.

Ho avuto paura. Per questo sono andato via”.

Avrebbe detto il giovane agli agenti di Polizia.

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Il 26enne indagato per omicidio stradale: rischia anche l’omissione di soccorso

Dunque, dopo la confessione, il pirata è adesso indagato per omicidio stradale. Ma i guai potrebbero non finire qui: infatti, il 26enne rischia anche l’accusa di omissione di soccorso.
Gli inquirenti stanno cercando di capire se la fuga del giovane sia stata dettata da uno stato di alterazione o dal panico scattato negli istanti successivi all’incidente.
In ogni caso, la sua posizione giudiziaria è molto delicata: la decisione spetterà alla Procura di Piazzale Clodio.

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