“Cosa fai? Il giro di Milano?” e lo riempiono di calci e pugni. È la storia raccontata da Stefano Corti, tassista massacrato di botte a Milano, martedì scorso. L’uomo di 59 anni, da 38 tassista di professione, ha raccontato la sua storia al giornale Il Giorno.
Tra piazza Scala e via Manzoni il tassista è stato fermato da 4 uomini, diretti in un hotel di via Calvi
Tutto ha inizio il 16 maggio scorso, intorno alle 23:30 quando lo sventurato tassista all’incrocia tra piazza Scala e via Manzoni è stato fermato da 4 uomini: 1 padre e 3 figli. La loro destinazione era un hotel in via Calvi. Il tassista durante la narrazione della vicenda ha raccontato di aver notato che il padre dei 3, fosse in condizioni un po’ “alterate”, ma che in quel momento non aveva dato molto peso alla cosa. Ha poi continuato:
“Ho fatto il percorso che passa per il centro, da Cordusio e via Mazzini, per poi dirigermi verso corso di Porta Vittoria. Avrei anche potuto fare inversione e tornare indietro verso la preferenziale di via Senato, ma avremmo impiegato più o meno lo stesso tempo”.
Poco prima di raggiungere la destinazione l’uomo è stato preso a calci e pugni
Tuttavia, a pochi chilometri dal raggiungere la destinazione, i 4 hanno iniziato a urlare e inveire contro l’ignaro tassista. Reo, secondo loro, di aver volutamente allungato il percorso per poter estorcergli più denaro dalla corsa. Tutti insieme, padre e figli hanno iniziato a colpire con calci e pugni l’uomo:
“Ho provato a difendermi, ma ero bloccato dalla cintura di sicurezza: non sono riuscito a scendere subito dalla macchina, loro continuavano a colpirmi. Poi sono riuscito in qualche modo a divincolarmi, ma in strada mi hanno colpito ancora”.
Durante l’aggressione nessuno tra i passanti e gli automobilisti gli ha prestato soccorso
A questo punto il tassista massacrato di botte ha rivelato di essere rimasto scioccato dall’indifferenza di passanti e automobilisti che vedendolo in difficoltà hanno preferito voltare strada piuttosto che aiutarlo. Fortunatamente per lui però, pochi istanti dopo una volante della polizia di passaggio nella zona ha messo in fuga gli aggressori. In pochi minuti le forze dell’ordine hanno rintracciato in una via poco lontana dal luogo dell’aggressione i 4 a cui sono state chieste le generalità. Il padre insieme con i figli hanno anche provato a incolpare il tassista per una presunta aggressione ai loro danni, storia che è stata velocemente confutata dai filmati della dash cam istallata nell’auto del 59enne.
Dimesso dall’ospedale con una prognosi di 30 giorni, ha sporto denuncia contro gli aggressori
Il tassista massacrato di botte, dopo l’aggressione è stato trasportato in ospedale in cui ha ricevuto le cure necessarie. Dimesso con una prognosi di 30 giorni ha sporto denuncia contro i 4 uomini che lo hanno picchiato.