Siamo al terzo giorno dal drammatico 16 maggio che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna. Sale a 13 il numero dei morti, dopo il ritrovamento della coppia rinvenuta morta in casa. L’alluvione in Emilia al momento ha fatto finire sott’acqua 35 città della zona. 60 sono i paesi che presentano frane e oltre 400 le strade inagibili in quanto distrutte o interrotte.
Salgono a 13 le vittime dell’alluvione in Emilia
Salgono a 13 le vittime dell’alluvione tra Bologna, Forlì, Ravenna e Cesena. Le ultime due vittime, marito e moglie di 73 e 71 anni sono stati rinvenuti senza vita nel loro appartamento di Russi, in provincia di Ravenna. Il figlio della coppia già da ieri aveva lanciato un appello via social, poiché non riusciva a mettersi in contatto con i genitori. I due, probabilmente sono torbati in casa per recuperare un elettrodomestico, ma al momento le cause del decesso sono al vaglio degli inquirenti.
I dati dell’alluvione:
La Regione Emilia-Romagna, intanto fa sapere che ammontano a 4800 le persone accolte nelle sedi allestite dai comuni. Più di 4mila i ravennati, quasi 500 i bolognesi, 300 circa tra Forlì e Cesena e più di 30 le persone provenienti dalla provincia di Rimini. Sono invece oltre 10.000 gli evacuati. È attivo, intanto, il numero verde per l’alluvione in Emilia: 800 024662. Il numero è attivo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20.
Si calcolano danni per miliardi di euro. Dal Pd arriva la richiesta: Bonaccini commissario della ricostruzione
Il 23 maggio si terrà un Cdm sull’emergenza in cui sarà deliberato lo stato di calamità. Si calcolano danni per diversi miliardi di euro. Intanto nella giornata di oggi Andrea Gnassi, parlamentare riminese del PD ha chiesto che venga nominato commissario per la ricostruzione il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.