Arrivato il parere dei medici del carcere San Vittore di Milano, i quali sostengono che ritengono che Alessia Pifferi abbia “il quoziente intellettivo di una bimba di 7 anni”.

Stando al parere dei medici del carcere San Vittore di Milano, sembrerebbe che Alessia Pifferi abbia “un quoziente intellettivo pari a quello di una bambina di 7 anni”. Questo a causa di un “gravissimo ritardo mentale”. A riferire il responso, è stato il legale della Pifferi. Quest’ultima è accusata di aver lasciato in casa da sola, la figlia di appena 18 mesi, per sette giorni, senza cibo ed acqua.

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La perizia psichiatrica di Alessia Pifferi

Oggi ha avuto luogo la prima udienza per l’omicidio della piccola Diana Pifferi. Infatti, il legale Alessia Pintenani, aveva depositato nelle memorie, la richiesta per sottoporre Alessia Pifferi ad una perizia psichiatrica, per appurare se, al momento della tragedia, la donna fosse in grado di intendere e volere. Infatti, a detta dei medici del carcere, dopo aver visitato l’imputata, hanno potuto constatare che la Pifferi sia affetta da un “gravissimo ritardo mentale”. Pur avendo 37 anni, infatti, la Pifferi presenta un “quoziente intellettivo pari a quello di una bambina di 7 anni”.

Quindi, in base alla relazione presentata dall’equipe medica, secondo il legale, sarebbe stato uno sbaglio “mettere una bambina in mano a un’altra bambina”. L’avvocato Pontenani, infatti, inoltre, ha sottolineato che la famiglia sarebbe stata abbandonata dai servizi sociali. Non solo, durante il periodo scolastico, la Pifferi aveva un insegnante di sostegno che adesso cercherà di contattare. Contrariamente alle volontà del pm Rosaria Stagnaro, co-titolare del processo con il collega Francesco De Tommasi, riguardo la perizia psichiatrica, ha chiesto di rigettare la richiesta della perizia psichiatrica e non acquisire la relazione svolta dai medici in carcere. La corte, quindi, ha chiesto che vengano effettuati ulteriori indagini riguardo il presunto ritardo mentale di Alessia Pifferi.

Il funerale di Diana Pifferi, le parole di Beppe Sala

Il giorno del funerale di Diana Pifferi, lasciata morire senza cibo ed acqua da sua madre, Alessia Pifferi, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha sottolineato l’inefficacia da parte dei settori preposti del comune, affinché potessero far luce della drammatica situazione della Pifferi e della piccola Diana.

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