Si è spento all’età di 96 anni Giotto Bizzarrini: nella sua carriera da ingegnere e designer ha progettato alcune delle auto più celebri al mondo. Da Ferrari a Lamborghini: ecco la sua storia

Il mondo dei motori piange la scomparsa di Giotto Bizzarrini, lo storico ingegnere, designer e imprenditore attivo nel settore automobilistico è morto all’età di 96 anni: nella sua lunghissima carriera, ha avuto l’onore di lavorare in case automobilistiche come Ferrari e Lamborghini.
Livornese di origine, il nome di battesimo gli era stato da suo nonno, divulgatore e autore di diverse opere scientifiche, che sperava in un nipote degno di questo nome.
E certamente, Giotto non ha deluso le aspettative e le ambizioni di suo nonno.
Ripercorriamo i tratti più salienti della sua carriera.

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La storia di Bizzarrini: dalla rinuncia alla cattedra al lavoro in Ferrari

Dopo aver ottenuto la laurea in ingegneria, Giotto Bizzarrini iniziò ad insegnare presso l’Università di Pisa. Tuttavia, decise abbandonare la didattica per dedicarsi alla sua vera passione: i motori.
Dopo 3 anni in Alfa Romeo, Bizzantini passa alla Ferrari. Qui crea il primo dei suoi capolavori iniziò a lavorare alla Ferrari 250 Testa Rossa dodici cilindri 3 litri.
In quegli anni, Giotto conosce l’ingegner Carlo Chiti: tra i due nasce un’amicizia e una collaborazione storica che porterà entrambi a lasciare la Ferrari.
I due, aiutati dal Conte Giovanni Volpi di Misurati, dondano la Automobili Turismo e Sport.

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La Ferrari 250 Testa Rossa, il primo capolavoro di Giotto Bizzarrini

Giotto Bizzarrini e la collaborazione con Ferruccio Lamborghini

Nello stesso anno, l’ingegnere dà vita a una società chiamata Autostar, che si pone l’obiettivo di progettare nuovi motori.
Giotto Bizzarrini riceve l’attenzione di Ferruccio Lamborghini, divenuto successivamente storico rivale di Enzo Ferrari. In quel periodo, il designer crea un motore di gran successo, un dodici cilindri di 3,5 litri che viene installato sulla Lamborghini 350 GTV.
Nel 1964, fonda la Prototipi Bizzarrini, divenuta Bizzarrini S.p.a: qui lavora a una delle più belle potenti e veloci Gt italiane degli anni ’60: la Bizzarrini 5300 GT Strada, auto in grado di raggiungere i 250 km/h.
Tuttavia, dopo il successo e 133 esemplari costruiti, Bizzarrini chiude la sua attività e anche la sua professione di imprenditore.

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La Lamborghini 350 GTV, l’altro gioiello di Giotto Bizzarrini

La laurea honoris causa e la morte

Il marchio della Bizzarrini S.p.a viene ripreso da una nuova azienda nel 1988, ma il successo fatica a decollare. Il 23 ottobre del 2013 gli viene conferita la Laurea Magistrale honoris causa in Design, presso la nuova sede di Calenzano, in provincia di Firenze.
Bizzarrini rimarrà per sempre uno dei più importanti e innovativi personaggi del mondo dei motori in Italia.
I funerali dell’ingegnere 96enne si sono svolti quest’oggi nella sua Livorno.

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