Si sarebbe potuta trasformare in tragedia la vicenda avvenuta questa mattina ad Aulla, in provincia di Massa Carrara. Un bambino di 2 anni in Via San Cristoforo stava giocando nel giardino di casa sua quando a un tratto il cancello che divideva l’abitazione da una via molto trafficata si è aperto. Il bimbo sprezzante del pericolo si è avventurato per strada, rischiando di venire investito dalle auto. Provvidenziale è stato l’intervento dell’ex sindaco Lucio Barani che ha bloccato il traffico e tratto in salvo il piccolo.

I genitori ignari erano in casa convinti che il cancello fosse chiuso

I genitori del bambino di 2 anni erano tranquilli in casa perché convinti che il loro figlio non potesse oltrepassare il cancello chiuso. Invece, in qualche modo la struttura che teneva al sicuro il bimbo si è aperta ed è riuscito con facilità ad eludere la sorveglianza dei genitori. Accortosi dell’apertura del cancello si è recato fuori dal giardino e ha iniziato a correre nella strada adiacente l’abitazione.

Barani, accortosi della situazione ha bloccato il traffico e afferrato il bambino di 2 anni

Via San Cristoforo è una strada piuttosto trafficata e il bambino di 2 anni è stato fortunatamente schivato da diverse auto, fino a quando è sopraggiunto l’ex sindaco a bordo della sua vettura. L’uomo si è reso immediatamente conto della pericolosa situazione. Per evitare che potesse accadere il peggio ha parcheggiato la sua auto di traverso lungo la strada, bloccando il traffico. In seguito, è sceso e insieme a un passante ha rincorso il bambino di 2 anni, riuscendo ad afferrarlo. Con il bambino per mano hanno percorso via San Cristoforo fino a raggiungere 50 metri dopo, una casa con un cancello aperto e dei giochi in giardino. Accortisi che potessero essere del bambino di 2 anni sono entrati e hanno chiamato i genitori per spiegargli quanto avvenuto.

Le parole dell’ex sindaco Barani sulla vicenda

Riguardo l’accaduto Barani ha in seguito dichiarato:

“Una tragedia evitata per una dose di buona e sana fortuna. Non credevo ai miei occhi nel vedere correre verso la mia macchina il piccolo. Istintivamente ho messo di traverso la vettura, anche con qualche intemperanza e suoni di clacson di automobilisti che non conoscevano i motivi del gesto. Poi hanno tutti capito e apprezzato. Una signora con amore e tenerezza lo ha preso per mano. Il piccoletto era tutto euforico e soddisfatto dell’azione fatta”.

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