Il paziente è arrivato in pronto soccorso con forte mal di testa, il medico avrebbe scambiato un’aneurisma con una cervicale rimandandolo a casa

Un medico del San Camillo-Forlanini, Giuseppe Cicardo, sarà processato per omicidio colposo in ambito sanitario: il dottore è accusato di non aver riconosciuto un’aneurisma cerebrale ed aver rimandato a casa il paziente, diagnosticando solo una cervicale infiammata, sarà difeso dagli avvocati Claudio Ferrazza e Roberta Paglierella.

L’uomo, Gino Iori falegname di 55 anni, è morto il 16 febbraio 2022, era stato rimandato a casa dal pronto soccorso senza fare accertamenti perché secondo il medico la diagnosi non era preoccupante.

Il medico del San Camillo-Forlanini non ha seguito il protocollo giudicando il caso non preoccupante

Il paziente 55enne era arrivato al pronto soccorso con un forte mal di testa ma il medico lo avrebbe rimandato a casa diagnosticando cervicale dovuta a una contrattura dei muscoli del collo.

Il dott. Cicardo non avrebbe seguito così il protocollo che prevedeva una tac cerebrale di controllo.

Il dottore ha prescritto al paziente riposo e medicinali antinfiammatori per 4 giorni ma l’uomo non vedendo miglioramenti si era deciso ad andare dal medico curante. Tuttavia, una volta uscito dalla macchina, è svenuto entrando in coma.

Il paziente è deceduto dopo sei giorni di coma ed il medico, il prossimo 25 gennaio 2025 dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo in ambito sanitario.

Continua a leggere su Chronist.it