Questa mattina, a Palermo, un uomo è stato ucciso a colpi di pistola. Si ritiene dai primi accertamenti che il movente potrebbe essere di natura economica. Infatti, i carabinieri nel corso della giornata hanno posto in fermo il padrone di casa.

Sospetti sull’anziano padrone di casa

Le forze dell’ordine sospettano che a far fuoco e uccidere a colpi di pistola, la vittima, Leandro Guadagna, di 32 anni, sarebbe stato proprio il padrone di casa, un 77enne. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, l’omicida avrebbe atteso che il 32enne uscisse dalla porta dell’abitazione, in Via Molino 32, per poi sparargli e successivamente fuggire. I familiari della vittima, vedendo il corpo di Leandro Guadagna disteso a terra privo di sensi, hanno immediatamente allertato i sanitari del 112. Un’ambulanza si è recata immediatamente sul posto, ma il personale medico non ha potuto far altro che accertare il decesso dell’uomo.

Interrogati dai carabinieri, alcuni vicini di casa hanno raccontato che tra Leandro Guadagna e il proprietario dell’abitazione non corresse buon sangue, a causa di alcuni canoni mensili arretrati che sono stati spesso motivo di liti tra i 2. Le forze dell’ordine hanno dunque deciso di recarsi in casa del pensionato 77enne, non trovandolo. I figli però hanno raccontato che l’uomo accusato di aver sparato a Leandro Guadagna, aveva lasciato una lettera in cui spiegava di voler sistemare una volta per tutte la faccenda degli affitti non pagati.

Secondo le ricostruzioni, la discussione tra i due sarebbe poi sfociata in lite, fino a quando il pensionato non avrebbe deciso di far fuoco sull’uomo.

Sul 77enne sospettato di aver sparato alla vittima, verrà effettuato l’esame dello stud

Dopo una veloce ricerca, il 77enne è stato rintracciato in un centro commerciale della zona e a bordo della sua auto è stata rinvenuta un’arma da fuoco. L’anziano, senza opporre resistenza, ha deciso di seguire in caserma i carabinieri della compagnia di San Lorenzo. L’esame dello stub farà luce sull’eventuale presenza di polvere da sparo.

Continua a leggere su Chronist.it