Napoli, quartiere Pianura, una donna va in bagno e lascia il figlio di 5 mesi in braccio al padre. Ciò che avviene in seguito è sconvolgente: l’uomo non riuscendo a calmare il bambino che piangeva, lo colpisce con un pugno al volto, oltre a pizzicarlo e morderlo.

Il video shock

Le tremende scene, accadute il 6 maggio scorso, sono state riprese da una telecamera di videosorveglianza nell’abitazione dei 2 e la donna, scoperto l’accaduto nel giorno successivo, ha deciso di denunciare le violenze perpetrate ai danni del figlio. La madre, in seguito, ha anche fatti circolare sui social la foto delle ferite riportate dal bambino di 5 mesi, dove nello specifico, è evidente una ferita al lato della bocca.

Le immagini sono state inizialmente fatte circolare dal giornalista Pino Grazioli, che in un altro video si è fatto raccontare dalla madre quanto accaduto in quegli istanti:

«Eravamo in camera da letto, per la prima volta da quando è nato il bambino inizia a piangere di notte. È un bambino tranquillissimo. Siamo usciti dalla camera da letto per farlo mangiare. Io avevo un senso di nausea da prima. Siamo entrati nel salone, dove è presente una telecamera che era stata messa su sollecitazione della zia perché avevamo già intuito qualcosa. Io non ci volevo credere, perché il mio compagno era un uomo totalmente diverso, non è come si vede nel video.

Lui era perfettamente a conoscenza della telecamera, perché in passato gli abbiamo fatto uno scherzo usandola. Entriamo nel salone e vado in bagno. Come ogni volta in cui lo ha preso in braccio, il bimbo ha iniziato ad avere delle crisi. “Tienilo in braccio, gli passerà, magari è solo un capriccio, magari è la barba, magari lo tieni troppo stretto”, l’abbiamo sempre incoraggiato per il rapporto verso il bambino. Vado in bagno e sento il bambino piangere, ma stavo male e non potevo tornare a prendere. Inizia questa serie di violenza: morsi, cazzotti, pizzichi, l’ha strattonato, l’ha sbattuto con la testa sulla sedia».

Secondo quanto riportato da Fanpage.it il video sarebbe stato visionato anche dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli che ha aperto un’indagine sull’accaduto.

Continua a leggere su Chronist.it