Alla fine, non ce l’ha fatta: la donna originaria del Bangladesh che la sera del 2 maggio è rimasta coinvolta nell’incendio della sua abitazione, è deceduta. Le ustioni su oltre l’80% del suo corpo le sono state fatali.
Il drammatico incidente è avvenuto la sera di martedì 2 maggio, nell’abitazione che la vittima condivideva con suo marito, in via Pallante, ad Anzio.
A quanto risulta dalla dinamica ricostruita dai carabinieri della Stazione di Lavinio, la 48enne stava cucinando la cena, quando le fiamme l’hanno raggiunta, ustionandole oltre l’80% del corpo.
Il marito della vittima, suo connazionale, accortosi di quanto stava avvenendo alla moglie ha tentato prontamente di spegnere le fiamme che avvolgevano la donna e ha nel frattempo allertato i sanitari del 118.
La donna era stata elitrasportata al centro per il trattamento dei grandi ustionati
Arrivato sul luogo dell’incidente, il personale sanitario, presa visione delle disperate condizioni in cui la vittima versava, ne ha immediatamente disposto il trasferimento in elisoccorso al centro specializzato per il trattamento dei grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio.
I medici nei giorni successivi hanno sottoposto la paziente a tutte le cure del caso, cercando di intervenire sulle ustioni che interessavano la maggior parte del corpo della donna. Per due giorni la 48enne ha versato in condizioni critiche, lottando tra la vita e la morte, ma alla fine non ce l’ha fatta. Le ustioni le sono state fatali.
Anche il marito della vittima ha avuto bisogno di soccorso a causa delle ustioni sulle mani che si è procurato nel tentativo disperato di salvare la donna. Trasportato in ospedale e medicato, ha riportato ustioni di primo e secondo grado che gli sono valse una prognosi di 10 giorni.