La 22enne Giada Calanchini si era tolta la vita gettandosi dal terzo piano del balcone della sua casa di Bosa, in provincia di Oristano. Svolta nel caso: l’ex fidanzato indagato per istigazione al suicidio
Ci sono importanti novità sul caso legato alla morte di Giada Calanchini, ragazza di 22 anni romana precipitata dal terzo piano di un balcone di una casa nel centro di Bosa, in provincia di Oristano, in via Del Ginnasio: l’ex fidanzato, Nicola Tanda, 25 anni, è indagato per istigazione al suicidio.
Al momento della tragedia, i due erano tornati insieme a casa dopo aver passato la serata in compagnia di alcuni amici.
Giada si era trasferita in Sardegna qualche anno fa per amore del ragazzo: i due avevano avuto un momento di crisi relazionale.
Così, sperava di tornare insieme a Nicola, dal momento che pare non avesse mai superato la fine di quella storia d’amore.
Ma la situazione sarebbe degenerata a quel punto, intorno all’1:30 della notte tra domenica e lunedì, sarebbe salita sul terrazzo e si sarebbe buttata nel vuoto sotto gli occhi dell’ex fidanzato.
Inutile il tentativo di Nicola, che avrebbe tentato disperatamente di salvarle la vita tirandola all’indietro. Trasferita in ospedale, è morta dopo 12 ore di agonia all’ospedale San Francesco di Nuoro.
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Il padre di Giada Calanchini: “Penso che Nicola stia soffrendo quanto me”
La procura di Oristano ha effettuato una serie di accertamenti tecnici di diverso genere: dai rilievi sull’immobile del ragazzo, che è stato sequestrato, ai cellulari dei due ragazzi.
Inoltre, il corpo di Giada sarà sottoposto all’autopsia in programma giovedì 27 aprile, presso l’ospedale San Martino di Oristano.
L’esame potrà verificare se le ferite riportate nella caduta da un’altezza di circa 10 metri siano compatibili con il suicidio, ipotesi più probabile secondo gli inquirenti.
Infatti, secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Macomer, Giada aveva passato la serata insieme all’ex ragazzo e ad altri amici al Bosa Beer Festival, poi i due ex fidanzati sono ritornati a casa di lui in via Del Ginnasio.
Infine, il dramma, la corsa in ospedale e la morte: Giada Calanchini sarebbe precipitata dal balcone, gli inquirenti cercheranno di stabilire se effettivamente l’ex fidanzato sia responsabile di istigazione al suicidio.
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Il padre di Giada Calanchini aveva rilasciato un’intervista al quotidiano Il Messaggero, nella quale aveva affermato di non avere dubbi sull’innocenza di Nicola.
“Non ho alcun dubbio su quel ragazzo. So per certo che sta soffrendo quanto e come me che sono il padre. È stato un gesto plateale da parte di mia figlia che, forse, non voleva spingersi davvero a tanto, penso che la situazione le sia sfuggita di mano”.