È scomparsa con il rimorso di non aver ottenuto giustizia: eppure, non si è mai arresa, tanto da essere soprannominata “mamma-coraggio”.
Bice Fiorucci, madre di Vilfrido “Willy” Branchi, il 18enne ucciso nella notte del 29 settembre 1988 a Goro, per mano di persone ancora oggi ignote, è morta ieri presso l’ospedale del Delta di Lagosanto.
Ha lottato con un brutto male per molto tempo, che l’ha portata via, ma il suo cruccio più grande resta quello di non aver visto l’assassino di suo figlio in carcere.
Il suo ultimo desiderio, però, potrà essere esaudito: riposerà nella stessa tomba di Willy. Infatti, come da lei richiesto, il corpo di Bice nella giornata di domani verrà cremato e l’urna cineraria sarà custodita all’interno della tomba del povero Vilfrido, nel cimitero di Goro.

Morta Bice Forcucci, il figlio: “Nonostante la malattia, ha sempre avuto in testa Willy”
L’assassinio di Vilfrido Branchi, avvenuto ormai quasi 35 anni fa, ha condizionato per sempre la vita di Bice Forcucci, che non ha mai smesso di pensare al povero ragazzo.
Come dichiarato dall’altro figlio della donna, Luca, sua madre “se n’è andata con il rimorso per non aver saputo niente di suo figlio. Da un anno le sue condizioni erano peggiorate ma ha sempre avuto in mente Willy, che chiamava ancora “il suo bambino”. Ora riposeranno insieme”- afferma commosso Luca Branchi.
I due non hanno mai smesso di credere nella giustizia e hanno combattuto per 35 anni nella speranza di ottenere la verità per il brutale assassinio di Willy.

Omicidio Willy Branchi, possibile svolta alle indagini: interrogato un 60enne
Il 29 settembre del 1988, il corpo di Vilfrido Branchi fu ritrovato martoriato agli argini del Po.
L’omicidio, tuttavia, rimane ancora un mistero e, dopo quasi 35 anni, non è ancora stato trovato un colpevole.
Intanto, proprio su questo fronte prosegue l’inchiesta della Procura della Repubblica di Ferrara, coordinata dal pm Andrea Maggioni, per far luce su quanto accaduto. Nelle scorse settimane infatti, gli uffici di via Mentessi avrebbero avviato nuove indagini per chiarire la posizione di un 60enne disoccupato, ex agricoltore. La famiglia attende novità, nella speranza che Willy e sua madre potranno avere giustizia, uniti, nell’aldilà.

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