Antonio Caracciolo, 83enne di Corigliano d’Otranto, in Salento, è stato ritrovato morto su una brandina in casa, avvolto da una coperta con un ventilatore acceso e in avanzato stato di scheletrizzazione: il figlio avrebbe nascosto il cadavere del genitore per incassarne la pensione.
Dalle prime indagini svolte sul corpo, sembrerebbe che la morte risalga ad almeno dieci mesi fa. La segnalazione ai carabinieri è avvenuta da parte della polizia locale. Inoltre, il comune da tempo cercava di mettersi in contatto con l’83enne, senza riuscirci, per notificare una diffida al fine di mettere in sicurezza una pensilina pericolante della sua abitazione. Non ricevendo alcuna risposta, mercoledì scorso hanno fatto irruzione nella sua casa in via San Leonardo 42 ed hanno fatto la macabra scoperta.
Vedi anche: Foggia, Raffaele Lioce trovato morto in casa: l’accumulatore seriale era sommerso dai rifiuti
Dopo il ritrovamento del corpo di Antonio Caracciolo, è stato portato in caserma il figlio, Luigi Roberto di 55 anni, indagato per occultamento di cadavere al fine di incassare la pensione del padre
Secondo la procura, che ha disposto anche l’esame autoptico effettuata dal medico legale Alberto Tortorella nella camera mortuaria del cimitero, potrebbe trattarsi anche di omicidio. Tuttavia, le cause del decesso sono ancora ignote anche se l’esame esterno sullo scheletro avrebbe escluso la presenza di ossa rotte.
L’ipotesi più plausibile al momento è che Luigi Roberto abbia nascosto la morte del padre per poter incassare la pensione. Dagli accertamenti, sembra infatti che ci siano stati prelievi al Postamat dell’anziano. Questi, confermerebbero che la pensione sia stata percepita, circa 750 euro mensili (600 euro di pensione italiana e 100 euro svizzera). Sarà l’autopsia a far luce sulle cause e sulla data del decesso. Ma non è escluso che per provare a chiarire gli aspetti della vicenda il magistrato chieda di interrogare l’indagato.
Continua a leggere su Chronist.it