Dopo dieci anni di coma, Salvo Cavallaro è morto in conseguenza di quel drammatico incidente avvenuto nell’estate del 2013. A bordo della sua Suzuki, il giovane stava procedendo su via Tasca Lanza, a Palermo, quando si è imbattuto nell’auto in doppia fila. Il ragazzo stava tornando a casa, a Monreale.

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Salvo Cavallaro: cosa è successo, la dinamica dell’indicente del 2013, età, sorelle, coma

Nato il 27 febbraio del 1987, il suo cuore si è fermato pochi giorni prima del suo 36° compleanno. “Adesso sei libero di volare”, scrive una delle sue due sorelle sui social. Sono tantissimi i messaggi di vicinanza, dolore e cordoglio. “Mi ricordo ancora il tuo essere allegro e solare, sempre sorridente”, così un’amica.

Due settimane fa è stato celebrato il suo funerale presso la chiesa di San Michele. Salvo avrebbe compiuto 36 anni proprio due giorni fa. Non ha fatto in tempo a compierli. Gli ultimi dieci della sua vita non li ha vissuti perché, nel 2013, quando era ancora un ventiseienne, il ragazzo è finito in coma dopo il tragico impatto avvenuto a Palermo mentre stava tornando a casa a bordo della propria moto.

Salvo Cavallaro morto dopo dieci anni di coma: la dinamica del tragico incidente. Budy, come era soprannominato da chi lo conosceva, probabilmente quella notte non si era accorto delle auto parcheggiate in seconda e tripla fila. La vittima ha due sorelle. Una di loro ha ricostruito la dinamica della tragedia:

“C’era un’auto in doppia fila, quella contro cui ha impattato, che addirittura stava andando in retromarcia. Inutile la frenata, c’era anche l’asfalto bagnato”

Sorella di Salvo
Salvo Cavallaro, morto dopo 10 anni di coma, in conseguenza dell'incidente avvenuto nel 2013.

Salvo Cavallaro, la morte dopo dieci anni di agonia

L’impatto fu talmente violento da non lasciare scampo al ragazzo, trasportato in ospedale con un delicato trauma cranico. Una morte terribile perché sofferta e lunga. Un’agonia durata 10 anni. Ancora più vigliacca considerando che in un primo momento qualche speranza c’era.

“Lo abbiamo portato in un centro di riabilitazione a Ferrara”, ha detto la familiare. Lo avevano anche seguito “in casa”. Un’esperienza tremenda che ha spinto lei e la sorella Chiara a diventare infermiere. “Laureandoci un po’ tardi a dire il vero, a 29 e 26 anni, ma così pensavamo anche di poterci occupare di nostro fratello”.

C’è stato un momento in cui le preghiere della famiglia sembrassero sortire effetti. Infatti, per un periodo, il ragazzo era tornato ad alimentarsi. Ma non solo, perché stava anche cominciando a camminare. Di certo niente di eclatante, qualche passetto e prettamente grazie alle insistenti sedute fisioterapiche a cui si sottoponeva il giovane, Il progresso era visibile.

Tuttavia non è bastato: le ferite gravi riportate dopo l’incidente hanno fatto finire Salvo Cavallaro in coma per dieci anni, per arrivare al giorno della sua morte. La speranza era stata distrutta di nuovo. “Da allora non si è mai più ripreso – un piccolo intoppo durante la riabilitazione – rimanendo in uno stato di coma vegetativo per tutti questi anni”.

“Finalmente se ne va in pace”, conclude la sorella Ornella.

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