Il pescatore Diego Barria era scomparso da 10 giorni in Argentina. Il suo fuoristrada era stato ritrovato lo scorso 20 febbraio nei pressi di Chubut, a Sud del Paese. L’ultima volta che il 32enne era stato avvistato era il 18 febbraio: da allora, di lui, nessuna traccia.
Ci è voluta più di una settimana per ricostruire cosa sia successo al ragazzo. Due giorni fa, domenica 26 febbraio, due pescatori si sono imbattuti in un paio di squali nei pressi in cui è stato ritrovato il fuoristrada incidentato della vittima.
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Trovati resti umani in uno degli squali pescati nel Sud dell’Argentina: sono parti del corpo di Diego Barria, il pescatore scomparso da più di una settimana
“Quando li stavano pulendo, hanno trovato resti umani in uno di loro. I familiari hanno riconosciuto Diego per un tatuaggio scoperto su uno di quei resti”. Sono le dichiarazioni che l’ufficiale Daniela Millatruz ha rilasciato a CBS News.
I resti trovati nel corpo dell’animale saranno sottoposti ad un test del DNA, come confermato dal capo della polizia della città di Comodoro Rivadavia, ma vi sono davvero pochi dubbi che si tratti del giovane pescatore scomparso da 10 giorni, oltretutto, proprio nei pressi della spiaggia vicino a Rocas Coloradas, dove è stato ritrovato il mezzo. Tra le ipotesi al vaglio, quella che il 32enne possa aver avuto un incidente con il fuoristrada e che sia stato trascinato in mare in qualche modo, finendo preda dello squalo.
Scomparso da 10 giorni, chi era il pescatore. Diego Barria aveva 32 anni lascia la compagna Virginia Brugger e tre figli. Durante i giorni della scomparsa, Virginia aveva scritto su Facebook: “I bambini ti stanno aspettando, chiedono di te”. Dopo aver appreso la macabra scoperta, ha postato: “Il mio cuore è andato con te! Ti amerò per sempre”.