Site icon Chronist

Malore alla guida del tir carico di gas liquido sull’A1, accosta evitando una strage e muore

Giovanni Gaito, morto dopo un malore alla guida sull'autostrada A1.

Il camionista eroe Giovanni Gaito, morto dopo un malore alla guida sull'A1.

Un malore fatale mentre era alla guida del suo tir sull’autostrada A1, tra i caselli di Ceprano e Frosinone: Giovanni Gaito si è accostato con il mezzo ed è morto. Un gesto eroico e di grande lucidità in un momento del genere: un atto determinante con il quale ha potuto evitare quella che si sarebbe rivelata una terribile strage visto che il mezzo trasportava gas liquido.

Vedi anche: Incidente in moto a Verona, morto un ragazzo di 18 anni

Giovanni Gaito è il camionista eroe di 40 anni morto sull’autostrada A1 in seguito ad un malore improvviso accusato mentre era alla guida del tir carico di gas liquido: la dinamica della tragedia avvenuta tra i due caselli di Ceprano e Frosinone

Giovanni si è sentito male verso le ore 19.30 di ieri sera, giovedì 23 febbraio, quando era all’altezza del chilometro 627 dell’A1, direzione Sud. Il 40enne ha accusato il malessere dovuto probabilmente ad un attacco cardiaco e stava perdendo il controllo del mezzo che conduceva con un’andatura cosiddetta “a zig zag”. Fortunatamente, con la complicità di altri autisti di tir che transitavano lungo la medesima strada, è riuscito ad accostare evitando che la tragedia degenerasse.

I colleghi hanno realizzato una sorta di “barriera” con i propri mezzi, come ricostruito dalla polizia stradale intervenuta sul posto insieme ai vigili del fuoco. Quando Giovanni ha raggiunto la corsia d’emergenza è deceduto e per lui non c’è stato più nulla da fare. In seguito sono arrivati i medici del personale sanitario del 118 sul posto, chiamati dai colleghi della vittima, ma oramai il cuore del 40enne si era fermato.

Malore alla guida sull’autostrada A1, camionista eroe muore a 40 anni: chi è la vittima. Giovanni aveva 40 anni ed era di Saviano, in provincia di Napoli. Morto probabilmente a causa di un infarto, è riuscito a compiere l’ultimo gesto eroico prima di esalare l’ultimo respiro. Il suo mezzo, infatti, stava trasportando liquido infiammabile e un eventuale scontro avrebbe potuto rivelarsi una strage incredibile. L’uomo lascia la moglie e due figlie.

Continua a leggere su Chronist.it

Exit mobile version