Quella del bimbo lasciato in ospedale dalla giovane mamma lo scorso dicembre è una storia che ha scosso tutta l’Italia. Il Paese si è diviso tra chi condivide la decisione e premia la razionalità della donna – “non sarebbe sopravvissuto al freddo e in strada con me” – e chi critica la neo mamma di appena 23 anni ritenendola “incosciente” ed “egoista”. “Ma la gente ha sempre da ridire sulle scelte degli altri. Io sto male per questo”. Sabrina e Michael, lui 30 anni, sono una giovanissima coppia che vive in strada, nei pressi della metropolitana di San Donato Milanese.

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Parla la mamma del bimbo lasciato in ospedale poco prima del Natale, Sabrina, 23 anni, che vive in strada nei pressi della stazione metropolitana di San Donato Milanese con il compagno Michael di 30: “Non me la sentivo di diventare mamma”, la loro storia, Le Iene

La loro “casa” è composta da una tenda, cartoni e ombrelli per proteggere il proprio spazio, realizzata su di una banchina della stazione. Intervistati da “Le Iene”, i due genitori si sono aperti. In particolare Sabrina ha spiegato di non essere pronta al grande passo: “Non me la sentivo di diventare mamma”. La sua è stata una gravidanza inattesa: “Non mi sono accorta di niente, non avevo più il ciclo”.

Bimbo lasciato in ospedale a San Donato: “Era tardi altrimenti avrei abortito”. Tuttavia, la pancia ha cominciato a crescere e “sentivo muoversi qualcosa dentro”. Quando la 23enne ha realizzato, la prima reazione non è stata di gioia ma di spavento. “Ho pensato: adesso è un casino”. Le complicate condizioni di vita non avrebbero consentito al piccolo di sopravvivere al gelo ed in strada. “Era tardi, altrimenti avrei abortito”. La donna è entrata in travaglio a dicembre, nella tenda di fortuna realizzata sulla banchina della stazione. Poi ha partorito all’ospedale di Melegnano grazie ad alcuni passanti che avevano lanciato l’allarme.

Sabrina e Michael lasciano il bimbo neonato in ospedale: “L’abbiamo dato via subito”. La scelta non è stata neanche oggetto di conversazione, non c’erano dubbi: “L’abbiamo dato via subito. Non riusciamo a vivere neanche noi. E poi io non mi sentivo neanche di fare la mamma, non era una cosa voluta”. Gli insulti che riceve la feriscono, ma Sabrina va avanti per la sua strada: “La gente ha sempre da ridire sulle scelte degli altri. Io sto male per questo. Mi insultano, mi dicono: fai schifo. Sarei stata un’egoista, e un’incosciente”.

Le parole della mamma e del papà del bimbo lasciato in ospedale a San Donato: “Tutta colpa del lockdown”. Come hanno raccontato durante il servizio, la coppia attribuisce la disoccupazione alle restrizioni durante il massimo picco della diffusione da Covid-19. “Tutta colpa del Lockdown. Lavoravamo in Germania, come pizzaiolo e cameriera. Ma con la pandemia abbiamo perso tutto”. Quando sentivano i genitori, li rassicuravano che tutto andasse bene. “Raccontavamo che ce la stavamo cavando, cercavamo di aggiustare le cose. Non volevamo ammettere di aver sbagliato, volevamo risolvere da soli. È stato uno sbaglio”.

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