Angelo Di Lella ha sparato tre colpi di pistola contro la moglie Giovanna Frino, uccidendola nella casa in cui abitavano ad Apricena, in provincia di Foggia. La tragedia risale a questa mattina, poco prima delle ore 12: il 56enne ha fatto fuoco con la sua pistola calibro 9, detenuta legalmente.

Sparatoria oggi in via Saragat, ad Apricena, in provincia di Foggia: l’ex guardia giurata Angelo Di Lella, di 56 anni, uccide la moglie barista, Giovanna Frino, di 44, a colpi di pistola; la vicenda, arrestato l’aggressore, chi è la vittima, le tre figlie di 3, 17 e 21 anni, rimaste senza la mamma

Dopo venti lunghi anni di matrimonio, qualcosa tra i due è andato storto e questa mattina Di Lella ha fatto fuoco contro la moglie, uccidendola a sangue freddo. L’uomo è una ex guardia giurata e recentemente lavorava come operaio di una ditta di trasporti. In seguito agli spari, i vicini, preoccupati, hanno lanciato l’allarme ai carabinieri che si sono presentati sul posto dopo pochi minuti.

Le forze dell’ordine hanno dovuto insistere per diverso tempo affinché l’omicida aprisse la porta: infatti, dopo l’efferato gesto, si era barricato in casa. Il maresciallo della stazione di Apricena è stato in grado di gestire la situazione e di convincere Di Lella a consegnarsi. Quando i militari sono entrati nell’appartamento si sono ritrovati davanti l’agghiacciante scena: Giovanna era a terra, in cucina, senza vita.

Uccide la moglie a colpi di pistola: chi è la vittima. Si chiamava Giovanna Frino ed era una giovane barista di 44 anni e mamma di tre figlie. Una di loro ha appena tre anni e crescerà senza la mamma. Le altre due sono una ragazza di 17 anni, l’altra di 21. La ragazza 17enne era in casa al momento dei fatti perché aveva saltato la scuola a causa dell’influenza. Dopo il primo sparo è corsa in strada chiedendo aiuto. La piccola di tre anni era all’asilo.

Uccide la moglie con tre colpi al torace: le parole di chi conosceva la coppia. Chiunque conosceva la coppia li descrive come persone “tranquille”. Non si segnalano denunce pregresse, né si era mai manifestata l’ipotesi che qualcosa non andasse in casa. Tuttavia alcuni vicini hanno parlato di problemi di “depressione” per l’uomo, in particolar modo nell’ultimo periodo. Gli inquirenti ascolteranno amici e parenti per cercare di ricostruire le dinamiche in famiglia. Intanto l’uomo è finito in manette, accusato di omicidio volontario, aggravato dalla parentela con la vittima.

Anche il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, ha parlato della tragedia. Il primo cittadino della provincia foggiana era amico dell’uomo: “Conoscevo benissimo la coppia, ero amico soprattutto di Angelo e mai mi sarei aspettato una simile tragedia. Lei era sempre solare e sorridente. Lui – conclude Potenza – ieri sera era passato a prendere il pacco natalizio presso il nostro centro per anziani e i miei collaboratori mi hanno riferito che sembrava sereno”.

Tema femminicidio in Italia: i numeri ad oggi nel 2022, i casi, statistiche, ricerca, significato

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Uccide la moglie e si barrica in casa: si è trattato del primo femminicidio dell’anno a Foggia. Con quello di Giovanna, sale a 16 il numero degli omicidi compiuti nella sola provincia di Foggia da inizio anno ad oggi, ed è il primo femminicidio dell’anno. Tuttavia, a fine novembre, secondo il report interforze “Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, i casi erano 82 in tutta Italia.

Varrebbe a dire, addirittura, un lieve calo rispetto al corrispettivo periodo dell’anno nel 2021 (-9%). Questo però vuol dire poco, anzi nulla. Il delicato tema del femminicidio pone dinanzi alla riflessione ben più profonda del mero, macabro, omicidio di una donna. Il male dietro all’efferato gesto nasce dal fatto che gli uomini non accettano il modo di essere delle donne.

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