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Mamma di Riccardo, morto a 26 anni dopo la bugia sulla laurea: “Gli davamo fretta, dovevamo ascoltarlo”

Riccardo è morto a 26 anni dopo aver detto una bugia sulla sua imminente presunta laurea: “La colpa è anche nostra”, tuona la mamma Luisa Cesaron. La 54enne esprime tutto il suo dolore in un’intervista rilasciata a “Repubblica”. Tutto era pronto per festeggiare il figlio neo laureato: c’era la festa in programma, c’era il regalo da consegnare dopo aver discusso la tesi, ma Riccardo sapeva la verità che avrebbe deluso tutti.

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Parla la mamma di Riccardo Faggin, morto tragicamente in un incidente stradale ad Abano Terme in direzione Padova dopo aver detto una bugia sulla sua presunta imminente laurea che avrebbe festeggiato all’indomani della sua scomparsa: le parole di Luisa Cesaron, 34 anni

Talmente forte era il dolore che lo ha portato all’estremo gesto, non ancora accertata l’ipotesi del suicidio in auto. “Gli chiedevamo notizie sugli esami che stava facendo, gli dicevamo di fare in fretta. Sono cose che tutti i genitori dicono, ci sembrava la normalità. E invece ora proviamo un gran senso di colpa per non aver capito nostro figlio”. La donna ammette di aver messo pressione al ragazzo: “Lo riprendevamo perché si muovesse con questa benedetta laurea e forse lo abbiamo aggredito troppo.

Il dolore della mamma di Riccardo, morto dopo la bugia sulla laurea. Ai più giovani vorremmo dire di confrontarsi con i genitori se ci sono problemi. Tirate fuori ciò che avete dentro, altrimenti si creano muri impossibili da scavalcare”. Luisa ha tentato di sensibilizzare i genitori sul tema, soprattutto quando un figlio racconta “qualche bugia”: “Provate a comprenderli. Cercate di captare i segnali di disagio anche nelle piccole cose. A noi sembrava che Riccardo avesse solo qualche giornata strana, invece aveva indosso una maschera e noi non ce ne siamo mai resi conto”. Alla fine Riccardo non c’è più, “lui non voleva deluderci”. Il dolore è troppo forte per spiegarlo con le parole: “Se ce lo avesse detto, avremmo provato ad aiutarlo”.

La mamma di Riccardo parla dopo la tragedia del figlio morto in seguito alla bugia sulla sua imminente laurea: “Riccardo era solo”. Quella di Riccardo è una tragica storia di solitudine, perché secondo la 54enne “Riccardo era solo” e “non aveva nessuno con cui parlare”. Il giovane forse ora sarebbe qui “se avesse avuto amicizie più salde”. Nell’orrore si aggiunge anche il difficile periodo della pandemia che ha complicato tutto: “Lo aveva chiuso in casa”. Poi i falsi segnali positivi di recente, culminati con la tragedia avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 novembre: “Ultimamente mi sembrava che si stesse riprendendo ma non era così”.

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