La vittima è il dottor Gaetano Alaimo, 65enne ucciso durante durante il turno di lavoro, era un cardiologo molto stimato e conosciuto nella cittadina di Favara, in provincia d’Agrigento; il suo carnefice Adriano Vetro, di 47 anni, era paziente del dottore e si è presentato nel Poliambulatorio di via Bassanesi pur non avendo un appuntamento.
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Tragedia a Favara, in provincia di Agrigento (Sicilia), il paziente, Adriano Vetro di 47 anni, uccide il cardiologo Gaetano Alaimo di 65: la ricostruzione, chi è la vittima
L’uomo è arrivato allo studio medico quando ancora non erano aperte le porte ai pazienti. Poi, davanti agli impiegati del poliambulatorio, ha sparato all’altezza del torace un colpo di pistola, uccidendo il dottore sul colpo.
Dopo aver aperto il fuoco l’uomo è scappato per rifugiarsi nella sua abitazione. Proprio lì i carabinieri lo hanno intercettato in stato confusionale e hanno anche trovato e sequestrato l’arma usata per uccidere il cardiologo 65enne. Si tratta di una pistola di sua proprietà che è stata consegnata al reparto scientifico dell’Arma per i rilievi. Adriano Vetro è stato poi portato nella caserma dei carabinieri di Favara per l’interrogatorio. Da quanto riportano i testimoni, tra i due uomini non ci sarebbero state discussioni ieri, nella giornata della tragedia, tuttavia sembrerebbe che ci fossero state in passato.
Uccide il cardiologo sparandolo davanti agli impiegati del poliambulatorio: chi è la vittima. Gaetano Alaimo era sposato ed aveva dei figli, lo ricordano molti come un serio ed affidabile professionista. Il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ha lasciato profonde parole di cordoglio per quanto accaduto: “Ancora un medico vittima di una atroce violenza sul luogo di lavoro, brutalmente assassinato di fronte ai pazienti – dice Anelli sul cardiologo ucciso – Non bastano le parole per condannare un omicidio così efferato e brutale. Saranno gli inquirenti a fare chiarezza, i giudici a portare giustizia. Oggi noi piangiamo un altro collega, caduto per mano di un suo paziente. Oggi è il tempo del dolore”.

