Addio a Monica Di Bernardo, la maestra clown che donava sorrisi ai bimbi malati è morta tragicamente dopo uno schianto in auto. La tragedia è avvenuta la mattina di mercoledì 23 novembre a L’Aquila. L’insegnante lascia il marito e due bimbi piccoli.

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Tragedia a L’Aquila, lungo la statale Picente, è morta Monica Di Bernardo a 42 anni: la dinamica del tragico schianto in auto, chi era la maestra clown che faceva sorridere i bimbi malati

L’impatto è avvenuto intorno alle ore 7.30 di due giorni fa lungo la strada statale Picente che collega L’Aquila a Pizzoli. La donna procedeva in senso opposto rispetto all’auto con la quale si è scontrata nelle vicinanze di una stazione di servizio. La 42enne è morta sul colpo mentre la giovane 23enne alla guida dell’altro mezzo ha riportato lievi ferite e al momento risulta indagata per omicidio stradale.

Maestra clown muore nello schianto in auto: chi è la vittima. Monica Di Bernardo era nata ad Atri 42 anni fa ed era residente tra Silvi Marina e Tempera. Mamma di due bimbi e moglie, ora suo marito dovrà crescere i piccoli da solo. “Al marito e ai suoi due bambini mi stringo con affetto e commozione in questo terribile momento di sofferenza”, ha scritto il primo cittadino di Silvi, Andrea Scordarella. Monica era un’attrice, un’insegnante e una musicista e, vestendosi da clown, portava sorrisi ai bambini ricoverati nelle strutture ospedaliere.

Addio alla maestra clown che donava sorrisi ai bimbi malati: l’insegnante è morta nello schianto con l’auto, l’ultimo saluto del sindaco di Silvi Marina. Sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio che hanno ricordato l’importanza della perdita: “Monica Di Bernardo, Chiappetta per noi – scrivono dall’Associazione Brucaliffo L’Aquila – Teatro in Ospedale – era un clown leggero e scombinato, ma soprattutto un’amica con un cuore immenso e una risata contagiosa che entrava nel cuore di tutti”. Nel ricordare la 42enne, il sindaco di Silvi Marina ha aggiunto: “Per tanto tempo aveva anche lavorato anche come clown in corsia all’ospedale dell’Aquila pensando ai più piccoli e aveva anche contribuito in varie iniziative artistiche e culturali nella nostra città”.

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