Può tornare a casa il pitbull che lo scorso 14 novembre ha azzannato un bimbo di 4 anni a Maresso, frazione di Missaglia in provincia di Lecco. Il piccolo è stato soccorso con una prognosi di un mese. I veterinari sono sicuri: “L’animale non è aggressivo”.
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Il pitbull che ha azzannato il bimbo di 4 anni a Maresso, frazione di Missaglia, in provincia di Lecco, tornerà a casa entro una settimana: la vicenda, la valutazione dei veterinari dell’Ats Brianza “l’otite gli provoca forte disagio”
I fatti risalgono allo scorso lunedì 14 novembre in provincia di Lecco: il piccolo stava giocando con l’amstaff o american staffordshire terrier, quando improvvisamente ha toccato l’orecchio dell’animale scatenando la reazione di quest’ultimo. Il pitbull viveva in casa e i familiari della vittima hanno assicurato che si è trattato di un episodio singolare.
Il pitbull che ha azzannato il bimbo di 4 anni “ha un’otite cronica, fonte di forte disagio”. Come prevede la prassi, l’animale è stato portato in un canile sanitario dove è stata “evidenziata un’otite cronica, probabilmente fonte di forte disagio”. Lo specificano i veterinari dell’Ats della Brianza. Dopo l’attacco, il piccolo è stato immediatamente portato all’ospedale Papa Giovanni XXIII. La giovanissima vittima non è mai stata in pericolo di vita, tuttavia la prognosi è di 30 giorni.
Pitbull azzanna bimbo di 4 anni: l’animale torna dal proprietario entro una settimana perché “non pericoloso”. L’animale non è considerato pericoloso e, durante il periodo trascorso al canile, non ha mai mostrato “segni di pericolosità”, ragioni per le quali entro una settimana tornerà in casa. Il pitbull uscirà dal canile sanitario “con un’ordinanza che regolamenta la gestione del cane classificato a rischio elevato”. La misura obbligherà il proprietario a “una valutazione comportamentale” e poi “a un percorso di riabilitazione comportamentale”.
