Roberto Zaccaria è morto suicida: l’uomo che ha finto di essere “Irene”, ingannando Daniele, morto suicida a settembre dello scorso anno quando ha scoperto che la fidanzata voleva lasciarlo, è stato trovato in casa senza vita. Sono ancora in corso le indagini per comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto. Fonti sul posto riferiscono che i fatti risalgono alla mattinata di oggi, domenica 6 novembre. L’uomo si è suicidato nella sua abitazione a Forlimpopoli.
Roberto Zaccaria è stato trovato morto in casa: si fingeva “Irene” e aveva raggirato Daniele, morto suicida a settembre 2021 dopo aver scoperto che la sua fidanzata virtuale voleva lasciarlo
Proprio in questi giorni si è espresso il papà di Daniele, morto suicida a 24 anni, raggirato dalla finta “Irene”. Il genitore contestava la sanzione pecuniaria di 825 euro inflitta all’uomo, ritenendola una pena “poco severa”. Tuttavia Zaccaria non aveva estorto denaro e la Procura aveva chiesto l’archiviazione del reato principale, ovvero della morte come conseguenza di altro delitto, ottenendo un decreto penale di condanna per “sostituzione di persona”, convertita poi nella sanzione pecuniaria.
La finta “Irene” era Roberto Zaccaria, trovato morto in casa oggi, l’uomo che si spacciava per la fidanzata virtuale per la quale Daniele si è tolto la vita: le parole del papà del 24enne, suicida nel settembre del 2021. L’appello del genitore è stato quello di poter creare un precedente per far sì che un reato simile venga riconosciuto con una pena più “adeguata”. “La vita di mio figlio vale più di 825 euro”. In questi giorni, dopo il servizio mandato in onda dalla trasmissione de “Le Iene”, i riflettori si erano riaccesi sul caso. Il papà della vittima ha voluto parlare all’Ansa, sostenendo come “il responsabile di tutto questo si trova a piede libero”. “Si sveglia ogni mattina e se ne va per le vie del suo paese, come se nulla fosse accaduto”.
Trovato morto in casa l’uomo che si spacciava per “Irene”, la fidanzata virtuale di Daniele, morto suicida a settembre del 2021. Come si evince dal servizio de “Le Iene” e dalle parole del papà di Daniele, Roberto stava continuando il suo “gioco sporco” con altre vittime, intraprendendo nuove “relazioni virtuali”, come quella che ha portato “alla morte di mio figlio”.