Il cagnolino ha subito maltrattamenti dall’uomo e, per alcuni minuti, è stato addirittura legato al collo e sospeso nel vuoto, un modo per “educarlo”, come ha risposto il padrone. Immediato, repentino e decisivo l’intervento della polizia per salvare il piccolo Mosè, un Jack Russell di appena tre mesi. I fatti sono accaduti ieri a Vergiate, in provincia di Varese. L’uomo è recidivo e già in passato la polizia è intervenuta dopo una segnalazione nei suoi stessi confronti.

Cagnolino legato al collo, il padrone a processo per maltrattamenti: la ricostruzione, chi è il padrone, come sta il cane Mosè, un piccolo Jack Russell

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Dopo la segnalazione sono intervenuti gli agenzi della Polizia locale per salvare il cagnolino. Ed è la stessa Polizia a scriverlo sui social: “Brillante e tempestivo intervento degli uomini del nostro comando”. Come scritto dagli agenti, l’intervento per salvare il piccolo Mosè è giunto “solo tre ore dopo l’acquisizione della notizia”.

Cagnolino legato al collo e sospeso nel vuoto, come sta il cucciolo. Adesso il suo padrone è stato denunciato e “avrà un processo”. L’uomo era “già noto per comportamenti analoghi”. Il piccolo animale sta bene, poche ore dopo la segnalazione “Mosè si trovava già tra le braccia degli Agenti della Polizia Locale”. Il cagnolino al momento si trova in “un alloggio sicuro” e cerca una casa ed essere umani che possano ospitarlo.

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Cagnolino legato al collo e sospeso nel vuoto: i maltrattamenti sugli animali. Dinanzi ad una brutta scena di maltrattamenti verso gli animali, molte persone preferiscono spesso il silenzio credendo che l’iter da seguire sia complicato e impegnativo. In realtà si può sporgere denuncia anche attraverso le chiamate a carabinieri, vigili urbani, corpo forestale, guardia di finanza, polizia oltre che ovviamente alle Guardie Zoofile. La denuncia può avvenire al telefono o di persona. In caso di denuncia scritta è bene scrivere i fatti accaduti in maniera piuttosto dettagliata. Si può anche inviare una segnalazione all’AIDAA attraverso un sms inviato al n. 348 7611439. L’sms può essere inviato in forma anonima. Maltrattare gli animali è un reato punibile con la reclusione da 3 a 18 mesi e un’ammenda pecuniaria da 5mila a 30mila euro.

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