A 48 ore dal ritrovamento del corpo del piccolo Mattia Luconi il padre Tiziano parla al Corriere della Sera “Presenteremo un esposto in procura perché non è possibile nel 2022 morire per una pioggia. Non voglio che succeda mai più, non voglio che altri Mattia vengano sacrificati in questo modo” e continua “Mio figlio poteva essere salvato. Se fosse scattata l’allerta, non l’avrei fatto uscire” sottolineando che ad Arcervia e Cantiano erano già sott’acqua alle 19:20.

La rabbia e il dolore per la perdita di suo figlio si sommano alla voglia di giustizia e alla richiesta di verità.

Nei giorni scorsi le procure di Ancona e Urbino hanno aperto due fascicoli d’inchiesta per i reti di omicidio colposo e inondazione colposa per i mancati allarmi e altre eventuali responsabilità:

“Dal punto di vista della dinamica degli eventi quello che si riscontra in questo momento è che non c’è stata un’allerta da parte della Regione Marche nei confronti dei Comuni”, ha spiegato la procuratrice capo della Procura di Ancona Monica Garulli a proposito dell’inchiesta sull’ondata di maltempo che ha devastato il Senigalliese, provocando 12 vittime accertate e ingenti danni economici.

Le indagini sono in una fase molto iniziale al momento stanno vagliando le varie ipotesi per ricostruire quello che è successo quel 15 settembre.