Una storia raccapricciante che ha destato molto scandalo: il preside contatta più di 100 bambini chiedendo foto di nudo in cambio di regali. L’uomo è un 38enne che ricorreva all’utilizzo di Facebook per importunare bambini di un’età media di 10 anni. I fatti risalgono al 2017, quando il 38enne gestiva una scuola internazionale britannica con sede in Iraq. L’orco dovrà scontare 20 mesi di carcere e gli è stato posto un ordine di prevenzione dei danni sessuali, SHPO, dal tribunale di Liverpool, il Liverpool Crown Court.
La durata della misura sarà di 15 anni e per tutto questo tempo non potrà visitare luoghi in cui vi sia un affollamento di bambini (come un parco), non avrà alcun accesso a internet salvo con l’installazione di un software di monitoraggio in tempo reale e, qualora Nick (il suo nome) volesse usare il computer, non potrà mai cancellare la cronologia di Internet. Inoltre l’ex preside sarà segnalato nel registro degli autori sessuali per i prossimi dieci anni. Dovrà risarcire anche una delle vittime.
Il preside scrive a 131 bambini chiedendo foto di nudo in cambio di regali: chi è l’uomo, come sono andati i fatti
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Si chiama Nick Clayton e proviene da Hoylake, paesino della contea del Merseyside, in Inghilterra. Lui è il preside che scriveva ai bambini chiedendo foto di nudo. I fatti sono avvenuti durante la sua esperienza in una scuola britannica situata in Iraq. L’uomo è stato fermato e arrestato in aeroporto per i fatti commessi in un periodo di tempo di tre mesi, contattando prevalentemente bambini provenienti dall’Asia meridionale. Le chat passate al vaglio degli inquirenti hanno rilevato “prove di viaggi per incontrare i bambini”, come ha affermato il pm Jonathan Rogers.
Inoltre Clayton è stato accusato in particolare di aver tentato di adescare quattro adolescenti: un bambino cambogiano di 12 anni, un 13enne indonesiano, un 14enne delle Filippine e un 16enne proveniente dallo Sri Lanka. “Sono stati corrotti con regali”, ha proseguito il pubblico ministero. Doni che non restavano tali ma che si trasformavano nell’esca giusta per arrivare a chiedere foto di nudo ai bambini, così il preside scriveva: “Hai una fotocamera sul tuo telefono, dopo il mio regalo tocca a te ora”.
“Le chat erano predatorie, persistenti e ripugnanti”
Quando Clayton si è reso conto che il giovane in questione era restio, ha immediatamente minacciato il ragazzo dicendogli: “Hai bisogno di me, quindi tieni la questione privata”. L’uomo avrebbe poi chiesto alla vittima di cancellare tutte le tracce della loro conversazione. Al 16enne aveva offerto anche un viaggio. L’uomo, impaurito, ha segnalato a Facebook che “qualcuno” si era introdotto nel suo account, sperando che tutto potesse andare in sordina, depistando eventuali segnalazioni sul suo conto. Clayton era incensurato e dopo l’arresto in aeroporto, avvenuto nell’ottobre del 2017 mentre si recava nel Regno unito, è caduto in disgrazia. Dopo i 20 mesi di carcere l’uomo trova dimora nella casa di Wirral di proprietà di sua madre che, secondo Martine Snowdon, il legale di Clayton, necessiterebbe delle cure del figlio come se fosse il suo “badante”.
Il preside scriveva ai bambini e faceva loro regali chiedendo in cambio foto di nudo: la difesa. Il legale di Clayton ha spiegato che il suo assistito ha fatto carriera in maniera così rapida che potrebbe aver perso il controllo, degenerando in un comportamento “completamente inappropriato e distruttivo”. Inoltre “ha vissuto per cinque anni con il timore che questo giorno potesse arrivare”. Tuttavia nulla ha potuto negare la condanna comminatagli: “Le chat erano predatorie, persistenti e ripugnanti”, ha esclamato il pm inglese.