Rissa ad una festa di battesimo: “C’era sangue ovunque, un orrore”. Lo riportano i testimoni che hanno assistito alla brutale aggressione avvenuta sabato 10 settembre, a Ladispoli. “Schiaffi, calci, sprangate e bastonate durante quella festa in un parco pubblico, poi è spuntato fuori anche un martello”. Due persone sono finite in ospedale e versano in gravissime condizioni.
Rissa con le spranghe al battesimo: la ricostruzione, chi sono le vittime, in che condizioni versano, chi sono gli aggressori
Vedi anche: Latitante dal 2017 tradito dalla dipendenza dai social: arrestato
La rissa è scoppiata alle ore 20.30, tra il parcheggio del supermercato di via Glasgow e i giardini pubblici del Cerreto. Il party della famiglia era stato allestito sulle panchine del parco, adiacenti a due locali. I clienti seduti ai tavolini fuori dal bar e dalla pizzeria sono fuggiti per lo spavento.
Sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di via Vilnius, sotto la direzione del vicequestore Federico Zaccaria, con l’autoradio, e anche la Polizia Scientifica per i rilievi. Secondo le prima ricostruzioni i militari pensano all’ipotesi dell’agguato, seguendo le modalità dell’aggressione.
I tre uomini si erano presentati alla festa sotto invito ma sono arrivati sul posto già muniti di spranghe, bastoni e martelli. Si sospetta una spedizione punitiva premeditata. Il movente non è ancora chiaro, gli inquirenti stanno cercando di risalire al motivo grazie anche all’aiuto delle telecamere presenti in zona.
Nella colluttazione due sono le vittime più gravi, di origini romene. Al momento sono in coma nel reparto rianimazione del Policlinico Gemelli e del Sant’Eugenio. Secondo i medici il più giovane, 32 anni, è in condizioni critiche. L’altro ha 43 anni.
Il terzo dei feriti è stato trasportato all’Aurelia Hospital. Per il 30enne la prognosi è lieve. Tutti loro sono residenti in città.
Gli aggressori
Gli aggressori sono fuggiti in un primo momento per poi essere intercettati dagli agenti e portati in commissariato. Ora sono stati denunciati a piede libero. I tre sono fratelli e ora sono accusati di tentato omicidio, erano già volti noti alle forze dell’ordine.