Momenti indescrivibili quelli vissuti sabato 10 settembre sull’Isola di Panarea, alle Eolie: l’ambulanza elettrica si scarica costringendo i parenti del paziente a bordo a spingere il mezzo a mano. Nessun elisoccorso in arrivo perché impegnato in altre zone e, come se non bastasse, le luci non funzionanti dell’eliporto e la folta vegetazione che impedisce un atterraggio in sicurezza completano quello che si può definire un grottesco e assurdo quadro. Un ritratto chiaro delle difficoltà dell’isola siciliana nella gestione delle emergenze mediche. Un discorso vivo già da tempo e tornato raggiante a far discutere dopo l’ultimo episodio risalente allo scorso weekend.
L’ambulanza elettrica si scarica, i parenti spingono il mezzo a mano: ecco come è andata, la ricostruzione
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La donna aveva accusato gravi malesseri al punto che il medico ne aveva chiesto il trasferimento all’ospedale di Messina alle ore 19. La donna ha dovuto attendere ben quattro ore prima di raggiungere la destinazione prefissata.
L’ambulanza elettrica era in attesa e, per ovvi motivi, aveva tutti i sistemi attivi, pronta a partire in qualsiasi momento. La lunga attesa però l’ha scaricata costringendo i parenti della paziente a bordo a spingerla a mano. Il disperato tentativo è risultato fatale perché la donna è riuscita poi a raggiungere la struttura ospedaliera, Papardo di Messina, e ora è ricoverata al reparto di Rianimazione.
“Mia zia trasportata in elicottero dopo 4 ore di attesa. Trovare soluzione“
Il nipote della donna ricoverata a Messina si è sfogato su Facebook spiegando che la zia è stata trasportata “con elicottero a Messina, dopo un’attesa di circa 4 ore”. L’ambulanza “non funzionante” e la pista aveva “le luci rotte”: “Qui stiamo scherzando con la vita di tutti noi”. Non si cerca “un colpevole” ma c’è l’intenzione di sedersi “a tavolino” per trovare “una soluzione per gestire questa situazione di degrado”.
Il problema non è attuale secondo gli isolani ma si trascina da tempo. “Non è stato comunicato subito che la donna doveva attendere perché l’elicottero era già impegnato”, è stato spiegato. Addirittura secondo qualcuno lo stesso mezzo che si è scaricato non era nuovo a problematiche simili. La batteria avrebbe una tendenza a scaricarsi più velocemente del normale, “non può tenere le luci accese”.
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