Assolta l’intera famiglia del Maresciallo Mottola nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone. Padre, figlio, moglie e gli altri due imputati sono stati costretti alla fuga dopo il verdetto vista la rabbiosa reazione del pubblico presente.

Dopo la decisione, per certi versi clamorosa, da parte della corte d’Assise di Cassino, gli imputati sono stati portati via a causa delle furenti reazioni dei presenti in aula, ma non solo. Moltissime persone hanno presenziato i corridoi e lungo l’esterno del palazzo di giustizia. Gli imputati assolti sono stati costretti a rifugiarsi all’interno di un bar, protetti dalle forze dell’ordine.

Omicidio Mollicone: la famiglia Mottola costretta a ripararsi in un bar, rischiano il linciaggio

La confusione è scoppiata quando sono usciti fuori dalla struttura. La folla aveva atteso la famiglia Mottola all’uscita dal tribunale sebbene i militari li avessero fatti aspettare per quasi venti minuti all’interno del palazzo di giustizia. Una volta fuori sono partiti gli insulti e le minacce verso i Mottola, accerchiati dalla gente rabbiosa.

Come fate a dormire stanotte?“, urlandogli contro. Momenti di tensione quando il figlio del brigadiere Tuzi è quasi arrivato alla colluttazione con un avvocato. Parallelamente la sorella Maria inseguiva il brigadiere Suprano dicendogli: “di’ la verità, come ha fatto mio padre“.

Vedi anche: Omicidio Willy, la sentenza: i fratelli Bianchi condannati all’ergastolo

Subito dopo l’esito, in seguito ad otto ore di camera di consiglio, le urla dei presenti. “Vergogna!“. La procura aveva chiesto 30 anni per Franco Mottola, 24 per Marco, suo figlio, e 21 per la moglie Anna Maria. Tutta la famiglia del maresciallo era accusata di omicidio volontario.

Sebbene le previsioni alla vigilia, arriva dunque il verdetto che ribalta tutto. La delusione dell’avvocato Dario De Santis, rappresentate del padre della vittima. “Un momento buio per lo Stato che dopo 21 anni non arriva alla riuscita“. Poi il pensiero amaro per il papà di Serena, anch’egli morto. “Solo la morte ha risparmiato a Guglielmo quest’altro dolore“.

Franco Mottola entusiasta e sollevato, commenta a caldo: “abbiamo sempre detto di essere innocenti“. Il figlio Marco incalza: “la verità è venuta fuori“.