Crescono i contagi da Covid, che ormai si mantengono costanti sopra i 100 mila casi giornalieri. Sono tornate anche le code in farmacia, come in un flashback che riporta l’Italia indietro di oltre 6 mesi. L’arrivo del caldo, stavolta, non sembra aver arrestato l’ondata epidemica di coronavirus nel nostro Paese. Tuttavia all’elevato numero di contagi non si accompagna un numero straordinario di ospedalizzazioni, che restano sotto controllo. Secondo il parere degli esperti, l’Italia non è ancora arrivata al picco, che potrebbe verificarsi tra 7 e 21 giorni.
I contagi da Covid frenano
“Da un mese la percentuale di casi positivi ai test molecolari è in crescita. Ma, dopo aver raggiunto il massimo della velocità di crescita una decina di giorni fa, stiamo assistendo a una frenata nell’aumento di contagi”, ha spiegato all’agenzia Agi Giovanni Sebastiani, matematico presso l’Istituto per le applicazioni del calcolo Mauro Picone del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac). Nonostante il numero alto di casi giornalieri, gli esperti concordano nella richiesta di non generare allarmismi: “Dobbiamo tenere alta la guardia: mascherine dove c’è assembramento e vaccinazione. Arriveremo a un picco e poi ad una discesa come le altre ondate”. Così si è espresso il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, durante il suo intervento a Tg2 Post.
Nessuna regione a rischio basso
Il monitoraggio settimanale Iss ha individuato parametri da rischio alto in 9 regioni italiane: Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto. Qui, a destare preoccupazione è la presenza di molteplici allerte di resilienza. Tutte le altre 12 regioni italiane sono a rischio moderato, nessuna a basso rischio. La Toscana compare con una dicitura “non valutabile (equiparato a rischio alto)”
“Il virus che circola genera immunità”
L’ex viceministro si è detto sereno per la gestione del Covid dei pazienti ricoverati, che sono in misura nettamente inferiore rispetto ai periodi di grande allarme. Una lettura data anche da Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova: “Rimane bassa la pressione sugli ospedali delle forme più critiche: la polmonite da Covid è in questo momento un’eventualità molto rara”. Il medico è intervenuto a Digithon, la maratona digitale italiana in corso a Bisceglie. Ha portato la sua esperienza diretta nel contrasto all’infezione da coronavirus, spiegando anche perché questo non è il momento di allarmarsi. “Quando un virus circola così tanto genera immunità. Non è solo negativo ma anche positivo, perché sappiamo che l’immunità da infezioni naturali ci protegge al 98% dalle forme gravi”, ha aggiunto Matteo Bassetti.
Mascherine: ecco quando usarle
Nell’ottica di proteggersi ed evitare rischi da Covid, il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha ricordato che in fasi come questa “è bene mantenere dei comportamenti prudenti e soprattutto usare la mascherina in caso di grandi aggregazioni”. Inoltre, gli esperti concordano nella somministrazione della seconda dose booster di vaccino per gli anziani e le persone fragili già entro l’estate, in modo tale da arrivare protetti a una nuova possibile ondata autunnale.