Ma Eleonora Giorgi ha davvero espresso parole al veleno nei confronti dell’ex Massimo Ciavarro e soprattutto di Carlo Verdone? Coppia storica di Borotalco con quest’ultimo, da un po’ di tempo i due pare non si frequentino più. Ne ha parlato Eleonora Giorgi stessa durante l’ospitata a La volta buona, da Caterina Balivo. Si parte dalla fine in questo caso, quindi da Carlo Verdone. Di recente Eleonora ha compiuto 70 anni, è stata festeggiata in trasmissione, ricordando quel che è stato: sia professionalmente che nel privato.

La parentesi con Carlo Verdone

Il discorso viene fuori dopo aver parlato della carriera dell’attrice, che non può prescindere dalla nota collaborazione con il regista romano. La Balivo è curiosa e chiede se tra i due vi sia ancora una grande amicizia. Eleonora: “Siamo amici ma mi dà spesso buca. Non mi chiama neanche per le sue storie in ‘Vita da Carlo'”, ha detto l’attrice. Ironica? Polemica? Probabilmente un miscuglio di entrambe le cose: “Secondo me non si vuole far vedere con me, perché sono più luminosa”, ha confessato.

Stavolta sì, è ironica, ma, come si suol dire, scherzando a volte si esprime la verità. “Ho questa impressione – ha proseguito -. Gli uomini come lui non hanno fatto niente, io invece qualche lavoretto l’ho fatto. Secondo me gli scoccia”. Per “lavoretto”, intende la chirurgia estetica.

Su Massimo Ciavarro

Ma se per Verdone è riuscita a divincolarsi mischiando concetti in maniera sibillina, riguardo l’ex Massimo Ciavarro è stata più pungente ma, allo stesso tempo, aprirebbe delle porte impensabili. Parlare di Ciavarro è stato facile: introdurlo nell’intervista era obbligato essendo grande parte della vita privata dell’attrice. Massimo non sarebbe un nonno a tempo pieno come lei: “Non lo sento mai è un uomo strano – ha rivelato -. Si è isolato. Forse ci siamo visti due volte appena da quando c’è il nipotino”. Il figlio di Paolo e Clizia Incorvaia, il piccolo Gabriele, nato a febbraio dello scorso anno.

“Col tempo ho imparato ad accogliere gli altri anche se sono diversi da me. Non lo fanno apposta le persone a essere diverse, non si è colpevoli della diversità. Bisogna imparare ad accogliere gli altri e sospendere il giudizio”. La Balivo le fa notare come ancora oggi tutti li rivorrebbero insieme. Ci tornerebbe? “Ci tornerei. Se lui si ravvedesse rispetto a questo isolamento e avesse voglia di avere un’amicizia profonda, una complicità e un senso della famiglia, gli sarei accanto in tutti i modi”.

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