In uno dei luoghi più cinematograficamente iconici del quartiere Prati è saltata fuori una scritta in omaggio a Fantozzi
È delle scene più citate, decantate e osannate del mitico Il secondo tragico Fantozzi. Quella del cazzotto in faccia al ragioniere più famoso del cinema. La scena de “Scusi, chi ha fatto palo?!“. Ebbene, nella giornata di ieri 19 ottobre, sotto la storica, reale, finestra nel quartiere Prati a Roma è stato imbrattato il muro con un omaggio al lungometraggio del 1976. Un atto che, tuttavia, non tutti hanno apprezzato considerandolo puro vandalismo.
Inghilterra-Italia
Per chi, invece, non ricordasse vividamente il contesto, all’esatta metà del film con Paolo Villaggio vi è la parte in cui il ragionier Fantozzi si gode una serata davanti la tv, lontano dal lavoro. Lontano dalle ingiustizie e dai soprusi. La sera della partita Inghilterra-Italia, “valevole per la qualificazione della coppa del mondo. Fantozzi aveva un programma formidabile; calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!!!”.
Fantozzi è ipnotizzato davanti allo schermo. “Non voglio sentir volare una mosca, Pina il pepe, il pepe, ehi Pina mi raccomando eh?”. Dice alla moglie devota. Che dopo qualche secondo risponde al telefono che squilla. “Pronto? Ahhh è lei ragionier Filini.” Fa Pina. Dal divano Fantozzi. “Ahhh ahhh Filini, io sono già in trincea, Italia Italia!!! Ha sentito?”
Il film cecoslovacco
Poi, nonostante il volume del televisore risuoni in tutta la casa, e nel resto del quartiere, Pina, ancora alla cornetta, aggrotta il viso e scende un silenzio assordante. Come? Va bene va bene ragioniere, obbediamo… Ugo… Eh? Credo che non potrai vedere la tua partita questa sera. Dobbiamo uscire. Il dottor Riccardelli.” Lasciando suo marito Ugo di sasso. “Mi ha detto il ragionier Filini che dobbiamo andare immediatamente a vedere un film cecoslovacco.“
E Fantozzi, affranto, scioccato: “NOOOOOOO”. Ma la moglie cerca di confortarlo. “Ma con sottotitoli in tedesco. Ugo, Ughino, non fare così.“
L’intera famiglia Fantozzi è costretta a uscire di casa mentre il telecronista in sottofondo parla di match storico. “Da Bellugi a Capello in funzione di ala destra.” Continua il telecronista. “Saltato il mediano inglese McKinley che cerca di morderlo al limite dell’area. Tiro, nuca del terzino inglese, tibia di Capello. Nuca ancora. Mischia paurosa! Naso! Nuca! Tibia! Nuca! Orecchio! Entra Pulici, fuori di un soffio! Scusate l’emozione, amici che state comodamente seduti davanti ai teleschermi, nessuno escluso, ma sono 170 anni che non vedevo una partenza così folgorante degli azzurri! La palla è ora a Tardelli, scatto di Tardelli. […] A Savoldi, tiro, nuca di McKinley, tibia di Savoldi, naso di Antognoni. Nuca del portiere inglese, naso di McKinley, tibia di Benetti, nuca, naso…”.
Il tragico epilogo
La città è deserta. C’è solo l’auto di Fantozzi con lui, Pina e la figlia Mariangela. Il match si fa più ostico. Le azioni da gol si sprecano. Poi: “Tiro pauroso, palo”. Urla il telecronista. Il ragionier Fantozzi inchioda con l’auto in mezzo alla strada, scende e spacca con un pugno la finestra di un appartamento piano-terra. “Scusi, chi ha fatto palo?!”, chiede all’occupante fuori campo. Ed è abbattuto da un pugno che lo fa crollare a terra, inerme. Con il telecronista che aggiunge: “Colpito da McKinley”. E il resto è storia della commedia italiana.