Sono passati oltre sette anni, già. Ci pensate? Sette anni senza Bud, l’idolo dei bimbi, dei grandi, degli anziani: di tutti! Quando si celebrarono i funerali a Roma, Mario Girotti, in arte Terence Hill, non rilasciò alcuna dichiarazione ai giornalisti. Troppo grande il dolore, troppo profonda la ferita. A posteriori è riuscito ad esprimersi. “Con Bud c’era la gioia e so già che, quando ci rincontreremo, le prime parole che mi dirà saranno: ‘Noi non abbiamo mai litigato!'”.
Queste parole le disse nel suo breve intervento al termine del funerale dell’amico e collega di una vita. “Bud, ogni volta che ci vedevamo o che mi invitava a mangiare gli spaghetti a casa sua, mi ricordava che non avevamo mai litigato. La ragione è che ci rispettavamo e ci amavamo e insieme ci divertivamo”. Rapporto rarissimo, ancora più ai tempi d’oggi, dove a contare prevalentemente è sempre il classico Dio denaro. Ma siamo sicuri che due come loro ci sarebbero riusciti anche oggi, diventando l’eccezione che conferma la regola.
L’incredibile aneddoto: ecco cosa stava facendo Terence Hill quando ha saputo della morte dell’amico
Le coincidenze: incredibili, certe volte. Ognuno di noi ne può raccontare almeno 2-3 decisamente clamorose, ma quella di Girotti merita tantissimo perché è una storia assurda, drammatica, emozionante e, in un certo senso, anche sconvolgente. Per capirci meglio, è bene ricordare il primo incontro tra i due, sul set di “Dio perdona, io no”. “Carlo stava girando un film in Spagna con Giuseppe Colizzi, ‘Il cane il gatto e la volpe'”, poi diventato “Dio perdona, io no”. “Bud era il cane e l’attore che rappresentava nella storia il gatto, che si ruppe una gamba. E allora mi chiamarono per sostituirlo. Appena arrivato sul set, Colizzi mi ha detto ‘spogliati’, mi ha dato la maglia, il cappello e la pistola, e mi ha presentato Carlo. La prima scena è stata subito una scazzottata”.
Ma, al di là dell’aneddoto, ciò che fa effetto è il fatto che il set era ad Almeria. Sapete dove si trovava Girotti quando Giuseppe Pedersoli, il figlio del mitico Carlo, compose il suo numero telefonico? “Vi ho raccontato questo aneddoto divertente, perché quando Giuseppe mi ha chiamato per dirmi che Bud era morto, io ero ad Almeria nello stesso identico posto dove ci siamo incontrati la prima volta. Dopo il dispiacere e il dolore è arrivata una grande calma perché ho capito che niente succede per caso”.