Ci sono state attrici italiane che hanno segnato un periodo come nel caso di Maria Luisa Mangini meglio conosciuta con il nome d’arte di Dorian Gray: oggi in molti la ricordano per quel atroce suicidio a 80 anni. È stata una straordinaria attrice italiana ma anche un’ottima ballerina. Scopriamo la sua epopea cinematografica durante la quale ha avuto la possibilità di recitare al fianco di grandissimi nomi del cinema italiano come Totò, Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, Aldo Fabrizi e tanti altri ancora.
Chi era Dorian Gray
Il 2 febbraio del 1931 nasce a Bolzano Maria Luisa Mancini poi diventata Dorian Gray. Sin da bambina dimostra passione per il mondo dello spettacolo e in particolare per la danza. Infatti, inizia a studiare come ballerina alla Scala sotto la direzione di Aurel Milholy Milloss. Riuscì a debuttare in un importante spettacolo al fianco di un’altra celebre attrice e ballerina come Pina Renzi. È proprio durante questo periodo che decide di cambiare nome, seguendo il consiglio di un amico coreografo, scegliendo quello di Dorian Gray. Nei primi anni ‘50 lascia la danza per passare al palcoscenico.
Nel 1950 appare nella rivista Votate per Venere che aveva in Erminio Macario e Gino Bramieri quali principali protagonisti. Decide di continuare nel teatro di rivista proponendo diversi spettacoli e collaborando con altri artisti poi diventati celebri come Alberto Sordi e Wanda Osiris. Per il talento, portamento e bellezza, Dorian Gray ottiene, a metà degli anni 50, il titolo di Diva dell’anno. Nel frattempo aveva già iniziato ad occuparsi di cinema con l’esordio avvenuto nel 1951 con il regista Mario Mattoli nella commedia Accidenti alle tasse!!. Al suo fianco c’erano Mario Riva, Riccardo Billi, Aroldo Tieri e Gisella Sofio. Dopo qualche mese ritorna sul set per recitare nella commedia Il mago per forza per la regia di Marino Girolami, Marcello Marchesi e Vittorio Metz.
Il successo al cinema
Dopo le prime esperienze sul grande schermo, arriva l’opportunità giusta per diventare famosa. L’anno è il 1956 ed è protagonista della celebre commedia Totò, Peppino e la malafemmena diretta da Camillo Mastrocinque. Dorian Gray veste i panni della giovane e avvenente ballerina Marisa Florian che si innamora di Gianni (Teddy Reno), nipote dei fratelli Caponi interpretati da Totò e Peppino De Filippo. Di colpo diventa famosissima e sull’onda di questo successo porterà avanti ulteriori collaborazioni con il principe della risata. In particolare, sarà al suo fianco in Totò Lascia o raddoppia nel ruolo di Helene e in Totò, Peppino e fuorilegge interpretando Valeria, figlia di Antonio (Totò) e Teresa (Titina De Filippo). Il 1957 è un altro anno importantissimo per Dorian Gray.
L’indimenticabile regista Federico Fellini la inserisce nel cast di Le notti di Cabiria assegnandole il ruolo di Jessy, la fidanzata di Lazzari (Amedeo Nazzaro). Nel cast c’erano anche Giulietta Masini e Francois Perier. La pellicola ebbe un successo clamoroso riuscendo a vincere anche il Premio Oscar come miglior film straniero. Il suo talento lo si apprezza anche e soprattutto nel film drammatico Il grido uscito sempre nel 1957. La regia è di un altro straordinario regista italiano come Michelangelo Antonioni. Per la bella attrice originaria di Bolzano c’è il ruolo di Virginia. Anche questo film ottenne diversi premi e soprattutto è considerato tra i migliori 100 film italiani di sempre.
Il suicidio di Dorian Gray
Continua il suo momento magico e nel 1958 è diretta da Luigi Comencini in Mogli pericolose. Un film che le varrà il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista. Nel 1962 c’è la grande occasione internazionale con il film Marcia o crepa diretto da Frank Wisbar. Inoltre ha recitato in Il mattatore, Peccati d’estate, Thrilling e I criminali della metropoli. All’età di quasi 40 anni decide di ritirarsi per sempre dal mondo dello spettacolo andando a vivere a Torcegno, piccolo comune di soli 700 abitanti della provincia di Trento. Il 15 febbraio 2011 Dorian Gray, drammaticamente, si toglie la vita con un colpo di pistola alle tempie.