Il mitico Sergio Corbucci ci lasciò nel 1990: il regista morì nel sonno per arresto cardiaco. Per la nostra consueta rubrica dedicata ai grandi registi che si sono occupati anche e soprattutto del genere commedia, vogliamo ricordare il celebre Sergio Corbucci. Un personaggio iconico del nostro cinema peraltro giustamente considerato tra i grandi maestri anche dello spaghetti western al fianco di Sergio Leone. Molti ricorderanno alcune sue perle che fa sempre piacere rivedere come Il grande silenzio (1968) con Jean-Louis Trintignant, Il mercenario (1968) con Franco Nero e Tony Musante e Django (1966) sempre con Franco Nero.

Sergio Corbucci, da giornalista a regista

Sergio Corbucci è nato a Roma il 6 dicembre del 1926 ed è fratello di un altro grande regista e sceneggiatore italiano come Bruno Corbucci. Sergio era talmente innamorato del cinema che inizialmente se ne occupava nelle vesti di giornalisti per poi passare alla regia. Nel 1951 inizia la sua straordinaria carriera come aiuto regista nel film Santa Lucia luntana, di Aldo Vergano. Fu l’occasione giusta per fare esperienze tant’è che soltanto pochi mesi più tardi si occuperà della sua prima storica direzione. Si trattava della pellicola di genere drammatico – sentimentale Salvate mia figlia. nella quale recitavano Ermanno Randi e Franca Marzi. Continuò ad occuparsi di questo particolare filone cinematografico anche perché in quel periodo era di grande interesse per pubblico italiano.

Con l’arrivo degli anni ‘60 cambiano anche gli scenari e in particolare Sergio Corbucci inizia ad avere un primo impatto con il genere Commedia firmando capolavori assolutisti come Chi si ferma è perduto (1960) con Totò e Peppino De Filippo e I due marescialli (1961) con Totò e Vittorio De Sica. Nel 1962 si occupa de Lo smemorato di Collegno con Totò, Nino Taranto ed Erminio Macario e l’anno seguente dirige Il giorno più corto con Raimondo Vianello, Totò, Franca Franchi, Walter Chiari, Ciccio Ingrassia, Peppino De Filippo, Nino Taranto, Gino Cervi, Eduardo De Filippo e Aldo Fabbrizi. Sempre in questo periodo sforna tantissimi altri film divertenti tra cui Gli onorevoli e Il monaco di Monza. Successivamente si dedica al genere spaghetti western salvo poi ritornare alla commedia.

La commedia anni ‘70 e ‘80


Sergio Corbucci con la sua professionalità e competenza ha caratterizzato anche il genere commedia negli anni ‘70 e ‘80. Dopo l’esperienza nel 1971 con Adriano Celentano nel film Er più – Storia d’amore e di coltello, nel 1975 si occupa del film a episodi Di che segno sei? Un mix di tante divertenti scene che vedono protagonisti celebri attori tra cui Adriano Celentano, Paolo Villaggio, Renato Pozzetto e Alberto Sordi. Nel 1976 dirige Adriano Celentano e Anthony Quinn nella pellicola Bluff – Storia di truffe e di imbroglioni. Nel 1977 nuovo lavoro con Adriano Celentano stavolta al fianco di Renato Pozzetto. La pellicola è Ecco noi per esempio. L’anno successivo spopola al cinema dirigendo la coppia d’oro formata da Bud Spencer e Terence Hill nella pellicola Pari e dispari.

Con l’arrivo degli anni ‘80 vengono sfornati nuovi film di grande appeal tra cui Poliziotto superpiù con Terence Hill, Mi faccio la barca con Johnny Dorelli al fianco di Laura Antonelli e ancora Chi trova un amico trova un tesoro sempre con Terence Hill e Bud Spencer. I successi si susseguono uno dietro l’altro e sarà la volta nel 1982 de Il conte Tacchia con Vittorio Gassman ed Enrico Montesano, Sing Sing con il duo Celentano Montesano e nel 1983 con Renato Pozzetto e Nino Manfredi in Questo e quello. Di pellicole ce ne saranno ancora altre tra cui ricordiamo Sono un fenomeno paranormale, Roba da ricchi e Rimini Rimini uscito nelle sale 1987. Sergio Corbucci purtroppo ci ha lasciati prematuramente nel 1990, a 63 anni, per un arresto cardiaco.

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